TEATRO ZETA - A TEATRO NEL SEGNO DELL'INTEGRAZIONE CULTURALE

A TEATRO NEL SEGNO DELL'INTEGRAZIONE CULTURALE
 
 
Ad una settimana esatta dal doppio appuntamento con il Musical Aladdin, andato in scena lo scorso 15 gennaio al Teatro Zeta di Monticchio (AQ), è subito tempo di bilanci.
Il sold-out annunciato già svariati giorni prima su entrambi gli orari ha lasciato di stucco gli organizzatori  per la crescente attenzione verso lo spettacolo da parte del pubblico.
Un format nuovo per la realtà aquilana, che nasce da una sinergia tra diversi gruppi: un'interazione che ha visto la partecipazione di oltre 50 partecipanti tra ballerini, atleti e cantanti di diverse età, tra cui il talentuoso e noto ballerino professionista Alessio Colella nei panni del protagonista Aladdin, resa possibile grazie all' Associazione culturale  "OrientalMente" capitanata da Midia e Mardin Nazad , l' associazione sportiva " Sensazione di Movimento L'Aquila " diretta da Roberta Iannarelli e Antonello Dinisi  e alla preziosa partecipazione dell'Accademia "La Voce" diretta da Giada Masi e il "Centro Danza Art Noveau".

La rappresentazione, diretta e arricchita dal lavoro della scenografa Mardin Nazad, con la preziosa collaborazione di Riccardo Di Francesco Fantasy Lab e dell'attore-sceneggiatore Alessandro Martorelli, si è caratterizzata per l'alternanza e coesistenza sul palco di più tecniche comunicative ed espressive, in una originale e suggestiva fusione tra oriente e occidente valorizzata da espedienti scenici ancora poco esplorati ed utilizzati come quelli del "teatro immersivo": approccio che ridefinisce gli spazi scenici, abbattendo la barriera tra proscenio e platea, e coinvolge gli spettatori offrendo loro la possibilità di vivere a pieno la magia di cui si trovano circondati.

“La nostra rivisitazione del grande classico Disney ha voluto, innanzitutto, proporsi come culmine di un'esperienza didattica unica per i partecipanti (bambini, ragazzi e adulti) che hanno avuto modo di confrontarsi e interagire nelle loro diverse specialità e sperimentare nuovi stili, acquisire strumenti e mezzi alternativi per poter vivere la magia dell'ambiente teatrale.” Dichiarano gli organizzatori. “Questo spettacolo vuole inoltre essere ambasciatore di un messaggio multiculturale e dimostrazione non solo delle tante valide opportunità "meno ordinarie" di crescita e formazione artistiche che la nostra città è in grado di offrire, ma anche ricreative, di svago, aggregazione e socializzazione.
Il progetto è infatti basato sulla sinergia di performers di diverse scuole con diversi background nell'ambito della danza, del canto e del campo audiovisivo con l’intento di veicolare lo spettatore in un mondo colorato e variegato attraverso un viaggio tra culture e tradizioni molto differenti il cui obiettivo ultimo è proprio la promozione di un'armonica integrazione di più visioni lontane fra loro, di nuove combinazioni, di inedite prospettive e innovativi approcci creativi in un unico contesto e, soprattutto, la costruzione di una rete sociale-artistica locale sempre più ampia, cooperativa e prolifica che possa valorizzare maggiormente discipline meno “popolari” ma che nel nostro territorio possono contare su nomi di spicco nel panorama nazionale. 
 

Ci auguriamo di poter riportare in scena questa piccola sfida anche in altre occasioni, come testimonianza che il tessuto sociale dell'Aquilano non solo è ripartito ma rinnova continuamente l'intenzione di affermarsi in un'integrazione costante con la propria città.”

 



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