Approvato ordine del giorno su superbonus per la ricostruzione delle aree dei crateri sismici
Posted by Antonio Giampaoli | 2023-02-22 | Commenti: 0 | Letto 694501 volte
Pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere comunale Leonardo Scimia
L’approvazione dell’ordine del giorno di questa mattina in Consiglio Comunale impegna l’intera amministrazione a farsi parte attiva al fine di risolvere i problemi sorti in seguito al D.L.11/2023 del 16.02 e di scongiurare così uno stop alla ricostruzione dei crateri Sisma 2009 e 2016.
Sono soddisfatto del sostegno apportato dalla maggioranza al mio ordine del giorno, sintomatico della consapevolezza dell’importanza del tema per L’Aquila e per tutto il territorio delle aree interne; in tal modo si sta dando un segnale concreto affinché il processo di ricostruzione possa continuare senza ulteriori difficoltà.
Per questa ragione ho voluto impegnare il Sindaco Pierluigi Biondi, già attento a queste tematiche, affinché si faccia promotore - di concerto con i parlamentari aquilani - di una soluzione che permetta di usufruire ancora del Superbonusintegrativo e Superbonus rafforzato per gli edifici dei due crateri.
Che il Superbonus avesse le ore contate era chiaro a tutti: troppo costoso e poco risolutivo, per non parlare delle enormi storture che hanno portato a truffe e speculazione da parte di fondi di investimento ed aumento dei costi dei materiali senza precedenti. Una norma che è stata cambiata troppe volte portando allo sfinimento imprese, professionisti e cittadini che hanno provato ad accedervi.
Bene ha fatto il governo a interrompere questa misura ma ora deve fare attenzione al caso specifico che riguarda i crateri Sisma.
In questi giorni siamo a lavoro con i nostri parlamentari, in particolare il Senatore Guido Liris, affinché determinatiemendamenti vengano inseriti nel D.L. 3/2023 (Decreto Sisma) e da venerdì si sta lavorando affinché nel D.L. 11/2023 si apra a delle eccezioni per il Superbonus nei due crateri.
Nell’ordine del giorno è inserito anche un punto dedicato agli edifici agibili presenti sulle zone di fagli attive e capaci affinché non vengano lasciati nell’oblio della conoscenza di vivere su un terreno pericoloso senza poter avere le risorse per delocalizzare o eventualmente adeguare sismicamente le proprie abitazioni.
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