Approvato ordine del giorno su superbonus per la ricostruzione delle aree dei crateri sismici

Pubblichiamo il comunicato stampa del consigliere comunale Leonardo Scimia 

 

L’approvazione dell’ordine del giorno di questa mattina in Consiglio Comunale impegna l’intera amministrazione a farsi parte attiva al fine di risolvere i problemi sorti in seguito al D.L.11/2023 del 16.02 e di scongiurare così uno stop alla ricostruzione dei crateri Sisma 2009 e 2016. 

Sono soddisfatto del sostegno apportato dalla maggioranza al mio ordine del giorno, sintomatico della consapevolezza dell’importanza del tema per L’Aquila e per tutto il territorio delle aree interne; in tal modo si sta dando un segnale concreto affinché il processo di ricostruzione possa continuare senza ulteriori difficoltà.
Per questa ragione ho voluto impegnare il Sindaco Pierluigi Biondi, già attento a queste tematiche, affinché si faccia promotore - di concerto con i parlamentari aquilani - di una soluzione che permetta di usufruire ancora del Superbonusintegrativo Superbonus rafforzato per gli edifici dei due crateri.

Che il Superbonus avesse le ore contate era chiaro a tutti: troppo costoso e poco risolutivo, per non parlare delle enormi storture che hanno portato a truffe e speculazione da parte di fondi di investimento ed aumento dei costi dei materiali senza precedenti. Una norma che è stata cambiata troppe volte portando allo sfinimento imprese, professionisti e cittadini che hanno provato ad accedervi. 
Bene ha fatto il governo a interrompere questa misura ma ora deve fare attenzione al caso specifico che riguarda i crateri Sisma. 

In questi giorni siamo a lavoro con i nostri parlamentari, in particolare il Senatore Guido Liris, affinché determinatiemendamenti vengano inseriti nel D.L. 3/2023 (Decreto Sisma) e da venerdì si sta lavorando affinché nel D.L. 11/2023 si apra a delle eccezioni per il Superbonus nei due crateri.

Nell’ordine del giorno è inserito anche un punto dedicato agli edifici agibili presenti
 sulle zone di fagli attive e capaci affinché non vengano lasciati nell’oblio della conoscenza di vivere su un terreno pericoloso senza poter avere le risorse per delocalizzare o eventualmente adeguare sismicamente le proprie abitazioni.



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