Rugby, è morto Ennio Ponzi,mediano dell'Aquila e della nazionale

Si è spento all'età di 72 anni Ennio Ponzi, mediano di apertura dell'Aquila Rugby e della nazionale, giocatore con 20 caps azzurri tra il 1973 e il 1977.

    Aveva realizzato nel corso della sua carriera internazionale 133 punti, ancor oggi il decimo miglior realizzatore all-time con la maglia dell'Italia.

    Bandiera dell'Aquila Rugby, aveva debuttato con il club del capoluogo abruzzese a 18 anni rimanendo per quasi tutta la carriera con la società che lo aveva lanciato, per chiudere nel 1986 con la maglia della Rugby Roma e oltre 1.400 punti realizzati nel massimo campionato.

 "La Federazione Italiana Rugby - si legge in una nota - partecipa al dolore della famiglia e del rugby aquilano per la scomparsa di uno degli artefici dei due scudetto biancoverdi del 1981 e 1982. Alla moglie Donatella e al figlio Alessio vanno le condoglianze del presidente Marzio Innocenti e di tutto il Consiglio Federale".
In memoria di Ennio Ponzi il presidente federale ha disposto che un minuto di silenzio venga osservato su tutti i campi d'Italia nel fine settimana dell'1 e 2 aprile.

In un post sul profilo Facebook il dolore dell'amico e compagno di squadra Fulvio Di Carlo:

"Mai come in questo momento mi sono sentito così inadeguato ad esprimere il dolore che provo per la scomparsa di un amico , di un compagno di squadra,  che è stato fondamentale nella mia vita.I ricordi dei tanti momenti passati insieme ,in campo e fuori , si insinuano confusi nella mia mente e non riesco a credere che lui ,da ieri,nella mia vita non ci sia più. Mi mancherà la sua intelligenza, la sua lucidità, il suo raziocinio , la sua capacità di dire la parola giusta nel momento giusto.Ho avuto sempre grande rispetto per il giocatore ( grandissimo ) ma ancor di più per l'Ennio uomo e per il medico competente e umano, signorile e gentile, affettuoso e cordiale.Ero giovanissimo quando, entrando in prima squadra, lo conobbi e lui poco più grande di me, ma con la mentalità e la maturità di un veterano ,mi fece dono della sua amicizia.Un' amicizia che non si è mai interrotta e mai si sarebbe interrotta se qualcosa di crudele, improvviso ed inaspettato avesse deciso di interromperla . Il vuoto che lascia è grande e non solo dentro di me .So per certo che tutti i nostri compagni degli anni felici degli scudetti e moltissimi giocatori che si sono succeduti prima e dopo di noi nella grande famiglia dell'Aquila Rugby , oggi provano un grande  dolore e un senso di vuoto.  Addio amico mio quanto mi piacerebbe averti qui per quella cena che con Tonino e Massimo dovevamo fare e non abbiamo mai fatto."

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo