PARCO NAZIONALE DEL GRAN SASSO: DAL 2013 VENTOTTO GUARDIE VOLONTARIE FERME

PARCO GRAN SASSO: DAL 2013 VENTOTTO GUARDIE VOLONTARIE FERME


Riceviamo e volentieri pubblichiamo un comunicato di Carlo Scalzini, Guardia Volontaria del Parco “appassionato di montagna ed innamorato del nostro Gran Sasso”

 

"Mi chiamo Carlo, appassionato di montagna ed innamorato del nostro Gran Sasso.
Oltre dieci anni fa appresi la bella notizia che il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga aveva in programma la formazione di 30, dico trenta, Guardie volontarie. Aderii subito e malgrado il corso non si tenesse in zona, affrontai, insieme a molti altri, il duro corso (con relative spese) e l’esame finale.
In ventotto fummo dichiarati a tutti gli effetti Guardie Ecologiche Volontarie.
Furono acquistate le divise e, in pompa magna fummo ufficialmente “Arruolati”.
Bene, da allora siamo fermi, con le belle divise nell’armadio.
Come tutti ben sanno, il Parco del Gran Sasso, per la sua estensione e per i problemi dei grandi afflussi nel periodo estivo, avrebbe bisogno di una sorveglianza continua che, noi guardie potremmo offrire in modo totalmente gratuito.
Non si comprendono, dunque, i motivi di una così lunga attesa.
Perché privarsi di un simile potenziale umano che non recherebbe costi, se non piccoli rimborsi spese per le trasferte?
Si legge continuamente che il corpo dei Carabinieri Forestali, i tecnici faunisti ed i botanici del parco, lamentano forti carenze di personale specializzato, totalmente insufficiente in ragione dei 150000 ettari del Parco.
Potremmo essere impiegati nella lotta al dilagare del Senecio (pianta infestante non autoctona), al censimento degli animali, alla semplice ma importantissima informazione sul corretto comportamento nel Parco, insomma essere presenti.
Mi viene il dubbio che non c’è un vero interesse per la tutela del territorio ma solo per la tutela delle poltrone".

 



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