IL TEMPO DI DIO - Padre Ralf al Duomo di Orvieto. Gesù nell’Eucarestia

Una nuova puntata della rubrica settimanale IL TEMPO DI DIO, prodotta dal quotidiano online: "L'Aquila Blog" e condotta da Don Osman Prada, (Padre Ralf). Questa nuova puntata:

Padre Ralf al Duomo di Orvieto. Gesù nell’Eucarestia
- di Padre Ralf (Osman Prada) –


l signore Gesù è davvero presente nell’Eucarestia. Si racconta che un sacerdote di Boemia, chiamato Pietro da Praga, mentre celebrava la messa nella cripta di Santa Cristina, a Bolsena, fu testimone diretto di un miracolo straordinario: gocce di sangue caddero dall’ostia consacrata sul corporale. Il sacerdote, impaurito ed incredulo davanti a tale miracolo, prese il corporale e lo avvolse, cercando di nasconderlo; poiché dal corporale il flusso di sangue continuava a fuoriuscire, decise di rivolgersi immediatamente a Papa Urbano IV (1262-1264 ), che risiedeva in quel momento ad Orvieto, il quale ordinò al vescovo Santiago di portare ad Orvieto le reliquie di Bolsena.
Il Papa, l’11 agosto 1264, emanò la Bolla “Transiturus de mundo”, dove prescriveva che il giovedì dopo la Pentecoste fosse celebrata, in tutte le chiese del mondo, la solennità in onore del Corpo e Sangue del Signore.
San Tomás de Aquino fu incaricato dal Papa di comporre l’Ufficio della celebrazione.
Nel 1290 fu costruito il Duomo di Orvieto, detto “Il giglio delle cattedrali”, dove attualmente si può ammirare questo corporale, esposto alla venerazione dei fedeli.

Uno dei più recenti miracoli eucaristici ha come protagonista il Papa Francesco.
Nel 1996 Papa Francesco, allora arcivescovo di Buenos Aires, fu testimone diretto del miracolo eucaristico in una chiesa della capitale Buenos Aires.
Qualcuno aveva abbandonato un’Ostia consacrata, lasciandola in un lampadario.
Il sacerdote, invece di consumarla, aveva deciso di metterla in un recipiente contenente acqua, nel tabernacolo della cappella del Santissimo Sacramento, in attesa che si dissolvesse.
Pochi giorni dopo, l’Ostia si era trasformata in una sostanza sanguinante.
Esaminato il fenomeno, un gruppo di medici concluse che si trattava di un campione di cuore umano vivente, sottoposto a forte stress, e che era inoltre scientificamente impossibile che l’ostia, conservata nell’acqua, si mantenesse integra. Riferirono inoltre che il campione di tessuto sembrava essere ancora vivo, poiché le cellule si muovevano proprio come un cuore umano vivente.
Sicuramente, nel passato e nel presente, Gesù stesso, attraverso questi miracoli, ci ricorda che veramente EGLI è presenza reale nell’Eucaristia, sicché, ogni volta che siamo tentati di dubitare, dovremmo tenere a mente questi miracoli, che davvero possono darci una scossa spirituale e una ricarica di fede, tenendo ben presenti e vive le sue parole: “Io sono il pane VIVO disceso dal cielo”.

 



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