Bolli auto, i cittadini del cratere diventano morosi

Bolli auto, i cittadini del cratere diventano morosi. I consiglieri Pietrucci e Paolucci: “Centrodestra diserta la Commissione, ritardo indecente. Marsilio e Quaglieri scaricano ancora una volta gli abruzzesi più vulnerabili”
“Da oggi oltre 44.000 famiglie residenti nel cratere sismico risulteranno morose verso la Regione Abruzzo, che tramite l’Agenzia delle entrate tra il 23 marzo e il 30 marzo ha richiesto il pagamento dei bolli auto, con 60 giorni di tempo per provvedere. Non solo l’assessore Quaglieri ha preannunciato una legge rimasta solo un annuncio perché è stato sbagliato l’iter procedurale, ma oggi in Commissione non si è nemmeno degnato di venire a riferire intenzioni e stato dell’arte, né la Giunta ha comunicato le modifiche al progetto di legge atteso. Così se il da farsi resta incerto, chiaro è l’ennesimo rinvio della Commissione e anche la superficialità e l’insicurezza politica del centrodestra su come risolvere un problema che riguarda cittadini aquilani, teramani e pescaresi che sono nel cratere”, così i consiglieri regionali Pd Pierpaolo Pietrucci e Silvio Paolucci.
“Una grave latitanza, sia per la mancanza di un provvedimento atteso da migliaia di persone, sia dal punto di vista della comunicazione istituzionale, perché quei cittadini, di fatto, sono stati scaricati – incalzano i consiglieri PD – Forse, siccome non era possibile attribuire alle amministrazioni precedenti un problema sorto in capo all’attuale Governo regionale, si è deciso di non affrontarlo. Certo è che senza la legge, l’importo di 15 milioni di euro sarà dovuto. E saranno dovuti anche interessi di mora che hanno fatto lievitare fino a triplicarsi importi che potevano essere evitati. Tutto questo si spiega perché il centrodestra oltre gli annunci non riesce ad andare. È capitato con i sostegni a famiglie e imprese che il centrodestra aveva cancellato e che si sono concretizzati solo grazie alla nostra mobilitazione: nemmeno per i bolli Marsilio e la sua maggioranza sono stati capaci di mettere nero su bianco un provvedimento che ridimensionasse gli importi, lasciando il dovuto, cioè il 40 per cento. A nulla sono valsi nemmeno gli appelli perché smuovessero la filiera parlamentare, magari per arrivare a una legge nazionale capace di dare risposte, nulla. Forse la questione non interessa né al Presidente, né all’assessore Quaglieri, che hanno ignorato la scadenza, colpendo ancora una volta una fascia di cittadini già segnata dal terremoto, poi dalla pandemia, dalla crisi e ora anche dai bolli.
Oltre al danno, cioè la morosità, dunque la beffa, nonostante gli annunci imbarazzanti da parte dell’assessore Quaglieri, di una legge per affrontare questa situazione che è ormai tardiva e, a quanto pare, anche carente del rispetto del principio di imparzialità, perché nemmeno prevede la restituzione delle somme a chi ha già pagato ”.



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