PRESENTAZIONE DEL LIBRO ”LA LIBERTA’ CHE AFFONDA” di S. LANUZZA A ROIO

PRESENTAZIONE DEL LIBRO  ”LA LIBERTA’ CHE AFFONDA” di S. LANUZZA A ROIO


- di Pierfrancesco Gigante -


Una nutrita cornice di pubblico ha salutato la pubblicazione del libro “La Libertà che affonda”, opera prima dell’autore Salvatore Lanuzza, che ha presentato in paese il suo lavoro presso la chiesa provvisoria di legno a Poggio di Roio, nel pomeriggio di Domenica 4 Giugno.


Accompagnato dal Caporedattore de Il Messaggero, Angelo De Nicola e dall’ editore Arturo Bernava, il nostro compaesano ha raccontato i motivi e le osservazioni, raccolti sul campo, nel corso del suo lavoro come insegnante per l’alfabetizzazione italiana per stranieri all’interno di un CAS di L’Aquila ,che lo hanno portato a voler scrivere un’opera per dare voce e risonanza a chi troppo spesso resta confinato ai margini.
Un libro di esperienze vissute, crude ma tristemente reali, finemente raccontate con sensibilità dall' autore, che introduce, approfondisce e disegna il quadro psicologico, contestuale e sociale dal quale provengono coloro che troppo spesso vengono frettolosamente giudicati e relegati a fastidiosi soggetti di fenomeni troppo lontani, che non ci riguardano. Nel restituire ai protagonisti la dignità di persone, di donne e uomini con storie, sogni e paure e prospettive come tutti noi, delineate le differenze ideologiche e morali che senza filtri vengono affrontate, il fragile velo di pregiudizievole disinteresse diventa a poco a poco sempre più difficile da motivare, risvegliando le coscienze e chiamando a rivalutare le considerazioni che troppo spesso, con leggerezza, si sentono su questi delicati temi.
Partire con un compagno di viaggio costante, inesorabile dal quale si cerca di fuggire: la morte, che diventa proiezione di ogni prospettiva.
L’amore che invece può essere la chiave che squarcia il buio e apre a nuove speranze, con il ruolo primario dell’integrazione come elemento fondante di salvezza.
La Libertà, come recita il titolo, affonda.
Non comprendere, senza superare il livello della superficie, può rivelarsi ugualmente fatale.

 



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