Cerimonia a Onna per i 79 anni dall’eccidio nazista dell’11 giugno 1944

Si è svolta ieri a Onna, la cerimonia per i 79 anni dall’eccidio nazista dell’11 giugno 1944.
 
 
Alle 17 c’è stata la deposizione di una corona al mausoleo nel cimitero di Paganica a cui è seguita la benedizione da parte del parroco di Onna don Cesare. Alle 18 la Santa messa in memoria nella chiesa parrocchiale di Onna è stata presieduta da don Osman, parroco di Roio. A seguire c’è stata la deposizione delle corone al monumento alla Villa comunale del paese e nel luogo della strage in via dei Martiri. In conclusione a Casa Onna è stato presentato il volume “Resistenza dOnna”, sul ruolo delle donne nella ricerca della verità sulla strage, a cura di Giustino Parisse. L’attrice Tiziana Gioia ne ha letto alcuni passi. Si tratta delle testimonianze finora inedite, di madri e mogli delle vittime della ferocia nazista raccolte poche settimane dopo l’eccidio.
IL LIBRO. “Le testimonianze sono univoche” si legge nella prefazione al libro “fra gli otto militari tedeschi autori materiali dell’eccidio ce ne erano almeno un paio, e uno di loro riconosciuto e denunciato con nome e cognome, che “guidarono” le mani assassine e indicarono alla Gendarmeria teutonica (una sorta di servizio segreto al seguito della Wermacht che aveva occupato l’Aquilano sin dal settembre 1943) persone e case da colpire. Il ruolo delle donne in quel frangente non era mai stato valorizzato come invece va fatto. Solo grazie alla scoperta, nell’Archivio di Stato dell’Aquila, del fascicolo relativo all’indagine che fu aperta dalla Questura dell’Aquila sin dal settembre 1944 (e “archiviata” in maniera inspiegabile
due mesi dopo) noi oggi sappiamo che ci fu chi si batté per fare giustizia senza, purtroppo, ottenerla. È noto che anche dopo la Liberazione della città dell’Aquila, il 13 giugno 1944, molti dei funzionari statali erano ancora legati a doppio filo al Regime fascista. Va pure considerato che nell’autunno del 1944 l’Italia era di fatto ancora divisa in due, al sud gli alleati e il governo del Re e al nord i tedeschi e la Repubblica di Salò.
Oggi sarebbe anacronistico continuare a chiedere giustizia. I protagonisti in positivo o in negativo non ci sono più. Va però consegnata alla Storia la lotta di alcune donne di Onna che prima tentarono con ogni mezzo di salvare i “condannati” a morte e poi cercarono, mettendoci la faccia, di perseguire chi aveva tradito i propri concittadini e fatto distruggere quasi tutto il paese”.
LE AUTORITA’. Alla cerimonia sono stati presenti il viceprefetto Federico Izzi, il consigliere Guglielmo Santella per il Comune dell’Aquila, Markus Woelke, capo politico dell’ambasciata tedesca in Italia e una delegazione dell’Anpi.
LE VITTIME. Questi i nomi delle 17 vittime della strage nazista di Onna di domenica 11 giugno 1944: Luigino Ciocca (1929); Zaccaria Colaianni (1906); Renato De Felice (1910); Bartolina De Paolis (1899); Ermenegildo Di Vincenzo (1906); Antonio Evangelista (1926); Rosmunda Ludovici (1919); Giuseppe Marzolo (1915); Mario Marzolo (1920); Alfredo Paolucci (1919); Domenico Paolucci (1913); Osvaldo Paolucci (1923); Cristina Papola (1927); Igino Pezzopane (1928); Pasquale Pezzopane (1926); Pio Pezzopane (1927); Gaudenzio Tarquini (1925).
 
- da Onna Onlus -

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo