Mehldau, sogno quasi proibito per l'estate jazz all'Aquila

Da un po' di anni all'Aquila, il metronomo degli appuntamenti musicali batte il tempo del 'Jazz italiano per le terre del sisma', la rassegna di fine estate che ha avuto nelle prime edizioni il trombettista Paolo Fresu come patron.

 

 

Un evento in grado di riunire ogni anno alcuni tra i più importanti jazzisti della Penisola, in una sorta di 'People Have the Power' suonata e cantata da centinaia di mani e voci. Tuttavia, negli ultimi tempi, quando evidenti difficoltà logistiche-organizzative hanno tenuto lontano dal capoluogo artisti dello "star system" internazionale. Fino a quest'estate quando, la società concertistica 'Bonaventura Barattelli' è riuscita a piazzare il nome del pianista Brad Mehldau nel cartellone dei Cantieri dell'Immaginario.
    Vincitore del Grammy Award, Mehldau ha avuto un percorso che incarna l'essenza dell'esplorazione jazz, del romanticismo classico e del fascino pop. Sia da solista che con il suo trio composto insieme a Larry Grenadier al basso e Jeff Ballard alla batteria, emerge la sua passione per la fusione di linguaggi musicali diversi hanno visto brillanti rielaborazioni di canzoni di cantautori contemporanei accanto alle sue composizioni originali.



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