Attanasio Candela, del Servizio Elettronica dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso va in pensione

Dopo 40 anni di onorato servizio nell’INFN Attanasio Candela potrà concedersi il meritato riposo. Nel corso di un brindisi con i colleghi ha ricevuto i ringraziamenti dal Direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso Prof. Ezio Previtali, per la professionalità e lo spirito di attaccamento al lavoro che ha dimostrato in tutti questi anni. Visibilmente emozionato, ha abbracciato i colleghi in un mix di commozione, gioia e nostalgia al tempo stesso per i tanti ricordi belli vissuti con i colleghi.

Laureato in Ingegneria, ha lavorato presso il Servizio di Elettronica dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Ha iniziato la carriera INFN presso la Sezione di Torino e successivamente presso quella di Napoli, sua città natale. Ha collaborato con diversi esperimenti al CERN quali WA75, CHARM II, L3 progettando parti elettroniche dei vari apparati sperimentali. Al Gran Sasso ha avuto incarichi di responsabilità sull’esperimento MACRO ed ha partecipato a diversi altri esperimenti quali EAS TOP, MONOLITH, OPERA, ICARUS, DARK SIDE. Ha progettato e realizzato, a scopo di divulgazione scientifica, alcuni telescopi per raggi cosmici utilizzando rivelatori a diversa tecnologia come gli RPC e gli scintillatori plastici letti da Silicon Photomultiplier. Uno di questi telescopi è attualmente installato nella stazione Toledo della Metropolitana di Napoli considerata una delle più belle stazioni d’Europa.

Abbiamo chiesto ad Attanasio di scrivere qualcosa in vista del suo pensionamento:

“Conosco Antonio Giampaoli, da oltre 30 anni, da quando per la prima volta ci siamo incontrati sul “tetto” di MACRO (Monopole Astrophysics and Cosmic Ray Observatory), uno dei primi esperimenti realizzati ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso. Sì, eravamo proprio sul “tetto” perché MACRO era un esperimento lungo 76 metri e alto circa 10 e lì era cablata tutta l’elettronica che consentiva di acquisire i dati dell’esperimento.  Là, su quel “tetto”, in tanti, come me, hanno speso parte della loro vita lavorativa. Come non ricordare adesso i Colleghi di Bologna, Torino, Napoli, Roma, Frascati, Bari, Lecce, Pisa ed i Colleghi ed amici del Gran Sasso che hanno condiviso con me quell’esperienza.
Dopo tutti questi anni, Antonio si è ricordato di me e mi ha chiesto di scrivere qualcosa in vista del mio pensionamento. Oggi è il mio ultimo giorno di lavoro ai Laboratori, ma la mia mente va a quell’incontro e al mio primo esperimento al Gran Sasso. Ricordi belli che ti portano indietro nel tempo e ti fanno assaporare un percorso di vita fatto di grande impegno, ma di altrettante grandi soddisfazioni.  Avere il privilegio di lavorare nel settore della ricerca scientifica credo sia una delle cose più belle che ti possano capitare…è un lavoro che ti prende, ti conquista la mente, anche se a volte forse un po’ troppo, rischiando così di trascurare tutti quegli altri aspetti di vita quotidiana altrettanto importanti. E’ difficile descrivere le sensazioni e le emozioni di questo momento, passano attraverso la mente tanti “fotogrammi” dove rivedo persone, circuiti elettronici, rivelatori, esperimenti, laboratori, tutto in un turbinio che ti assale e ti fa sembrare il tempo una variabile impazzita dove tutto scorre velocemente fino a sovrapporre e a compattare il passato. Tutto sembra vicino nel tempo e fai fatica a renderti conto che invece sono passati 40 anni da quando per la prima volta misi piede presso la sezione INFN di Torino dove ho iniziato la mia attività lavorativa all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Poi Napoli, poi il Gran Sasso…ed ecco, spero, il meritato riposo. Ma il cuore resterà sempre lì… al Gran Sasso ed in Abruzzo dove il tempo, per me inizia adesso  a scorrere lentamente”.
Attanasio Candela

I colleghi dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso abbracciano virtualmente Attanasio e gli augurano di vivere una intensa vita da pensionato, godendosi la famiglia e le sue passioni preferite.

 



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