ROIO: LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO DEDICATA A S. MARIA DELLA CROCE

ROIO: LA FESTA DEL RINGRAZIAMENTO DEDICATA A S. MARIA DELLA CROCE

- di Pierfrancesco Gigante -

Oggi 2 Luglio si ripete a Roio la Festa del Ringraziamento, dedicata all’amata Santa Maria della Croce.

Leggenda e devozione si fondono in questa ricorrenza sempre molto sentita, che affonda le proprie radici nella tradizione, facendo riferimento al racconto dello storico aquilano Nicola Lodi.

Essa è legata ad uno straordinario evento, figlio della fede e dell’affidamento alla Madre, che da sempre caratterizzano, l’intera comunità Roiana e Aquilana.

Si narra infatti che nel 1779, a causa di una ostinata siccità che minacciava una terribile carestia con conseguenze potenzialmente devastanti, si decise di portare la Madonna di Roio in processione, affinchè, per Sua intercessione, tornasse la pioggia.

Come il simulacro usci dal Santuario, dal cielo iniziò a cadere un copioso temporale, che diede sollievo e ristoro all’intera comunità e alle campagne circostanti. Il raccolto, in quella stagione, fu salvo e tutti gridarono al miracolo.

Quando, nel 1929, ricorrevano i 150 anni dal prodigioso avvenimento, si decise di festeggiare trionfalmente la ricorrenza: la sacra effige della Madonna di Roio fu portata in processione per le vie delle quattro frazioni, accolta ovunque con commossa e sincera devozione.

Il rito si ripete anche oggi, con la Processione che attraversa le vie del Paese, con i petali di rosa che vengono sparsi ad accompagnare i fedeli e lo stendardo Mariano, con la sosta presso i punti nevralgici del paese.

 Tra canti e profumi noti, eppure sempre diversi. Che attraversano lo spazio ed il tempo, tenendo unite diverse generazioni sotto un unico sentimento.

 Al netto delle ferite, ancora aperte, che segnano le antiche vie del Paese vecchio e che modificano il tradizionale percorso. Con la caparbietà di voler onorare e non abbandonare ciò che ci unisce.

Oggi, come allora, il valore simbolico della ricorrenza, fa riferimento all’attualità del quotidiano.

Non è la pioggia a mancare, ma per fortuna è la speranza a propagarsi.

CI si augura infatti che questa sia l’ultima festa celebrata nella Casa provvisoria, visti i lavori di ultimazione del Santuario consegnati alla Ditta incaricata, con delle tempistiche delineate per il recupero.

E’ proprio vero. Si trova sempre un ottimo motivo, per ringraziare.



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