Il monte Jenca e la sua fioritura

Il monte Jenca e la sua fioritura
 

Tra le montagne del massiccio occidentale del Gran Sasso, ne troviamo una molto particolare per le sue caratteristiche, ovvero il singolare terrazzamento sul Lago di Campotosto e la sua peculiare fioritura, che raggiunge il massimo splendore in tarda primavera.

Parliamo nello specifico del Monte Jenca, che con i suoi 2208 mt di altitudine offre scenari unici.
Ci troviamo ad ovest, nel cuore pulsante della catena montuosa, con uno sguardo mozzafiato verso le note cime del Pizzo Intermesoli, del Corvo e delle Malecoste.
Qui gli affacci sono molto simili al Monte San Franco, al cui percorso ci si può collegare dall'affaccio del Belvedere, situato a 1789 mt di altitudine e caratterizzato dalla sua cresta erbosa.
Proprio da questa sorta di "bivio" ci si può dirigere verso est, al fine di raggiungere lo Jenca ma anche le altre vette sopra menzionate.
Il Monte Jenca, in autunno, è ricco di quel fogliame decorato dai suoi classici colori caldi, mentre in primavera avanzata spicca invece la sua fioritura molto vivace e colorata.
Il suo percorso - contornato da numerose peonie - raggiunge gli ampi terrazzamenti, i quali regalano una visuale unica sul lago, ma anche sulla suggestiva zona del Vasto, dove è situato il Santuario di San Giovanni Paolo II.
Degna di nota è pure la sua faggeta che conduce ai molteplici affacci, i quali consentono di raggiungere il laghetto di Camarda ed il rifugio Domenico Fioretti, baita molto attrezzata e funzionale.
Quest'ultima - realizzata nel 1904 e ristrutturata pochi anni orsono - sorge ai piedi del Monte Corvo e permette agli escursionisti di rifocillarsi durante il percorso dei sentieri, che portano sulle cime del Corvo stesso o del Pizzo Di Camarda.
Da qui è molto suggestivo il cammino per raggiungere anche il famoso Lago di Provvidenza (noto ai più per la centrale idroelettrica costruita lungo la Valle del Vomano nel 1947). 
Infine, una variante di percorso per gli appassionati di river trekking è la val Chiarino, localizzata alle pendici del Corvo e della catena occidentale del Gran Sasso e rinomata per la sua ricchezza di alberi secolari e di mulini.
 
Michele Oriunno

 



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