Prove su ponte crollato, affidati incarichi. Tolti i sigilli

Al via le prove geotecniche e strutturali per la demolizione del ponte di Molina Aterno, crollato lo scorso 18 gennaio in seguito all'ondata di maltempo.
    La Provincia dell'Aquila, dopo aver ottenuto il dissequestro dalla Procura della Repubblica di Sulmona che sta indagando sul caso, ha proceduto in queste ore ad affidare l'incarico per lo svolgimento delle prove alla società Laboratorio Sicurezza Tecnologia Srl per un importo di 7 mila euro.

 

 

Il costo complessivo della rimozione dell'opera ammonta a 350 mila euro.
    Le operazioni di demolizione si svolgeranno, sotto la supervisione dei periti nominati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sulmona, nell'ambito dell'incidente probatorio.  L'inchiesta conta complessivamente quattro indagati.
    Si tratta del responsabile del servizio di Genio civile della Regione Abruzzo (Dipartimento infrastrutture e trasporti), del responsabile dell'Ufficio tecnico del Genio civile, titolare della manutenzione dell'alveo del fiume Pescara-Aterno, del dirigente del settore Viabilità della Provincia dell'Aquila e della responsabile del Servizio area 3 Gran Sasso-Piana Navelli-Valle Subequana del settore Viabilità della Provincia.
    Le ipotesi di reato, contestate a vario titolo dal sostituto procuratore di Sulmona, Edoardo Mariotti, sono quelle di aver omesso interventi di manutenzione dell'alveo del fiume e del mantenimento della funzionalità idraulica necessari a evitare che il trasporto di detriti inducesse modifiche delle caratteristiche idrauliche del corso d'acqua, tali da determinare un aumento del rischio di esondazione. E ancora di aver omesso i dovuti interventi di manutenzione della provinciale 11 e del ponte necessari a evitare che l'usura del tempo, in aggiunta al trasporto di detriti, indebolisse le strutture.



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