9) - VIDEO - CANTANDOILMAPPAMONDO - Canto nella valle (italiana) di Giorgio Cavalli

…come immaginifica vetrina di canzoni - pensata e messa a punto con la collaborazione di Andrea Giampietro, scrittore, e l’assistenza tecnica di Dino Paglia - per riscoprire “quelle” di ogni tempo e d’ogni dove che hanno avuto il merito di farsi cantare da intere generazioni. E pure fischiettare dal garzone del fornaio in bicicletta. Senza far rumore…


1955 - In questo 5° Festival Sanremese - con la musica di Fusco su testo di Mario Panzeri - già presente quest’ultimo in tutte le precedenti edizioni e quindi anche nella prima dove insieme a Testoni e la musica di Seracini vince con “Grazie dei Fiori”- “CANTO NELLA VALLE” si piazza la 3° posto. Questo suggestivo brano è cantato da Bruno Pallesi e da Nuccia Bongiovanni, personaggi già molto noti e apprezzati anche attraverso la Radio. Ma è soprattutto la popolarità della Bongiovanni quella che più attrae gli italiani; atteso che insieme a Paolo Bacilieri esegue i motivi da indovinare al “Musichiere”: programma di grande ascolto condotto da Mario Riva. Voce elegante ed armoniosa quella di Nuccia che di “Domenica è sempre domenica” - sigla della trasmissione firmata da Garinei Giovannini e Kramer - ne farà un successo con un suo 45 giri. Ma la Bongiovanni - vale nondimeno osservare - è anche consorte di Giampiero Boneschi, compositore e direttore d’orchestra oltre che arrangiatore degli astri nascenti della cosidetta “scuola genovese” dei Paoli, Tenco o Bindi; come pure campione di sigle televisive di grido come quella di “Lascia o raddoppia?” Insomma, pane e musica, non mancano davvero in questa casa, verrebbe da dire. Né di meno, si potrebbe aggiungere, per Bruno Pallesi, che scrive testi splendidi di canzoni, anche per Sanremo. Soprattutto in coppia con il M°Malgoni. Ciò premesso, in questo Festival vince “Buongiorno tristezza” di Ruccione e Fiorelli - titolo mutuato dall’omonimo romanzo di successo del ’54 scritto dalla diciannovenne Francoise Sagan che con Otto Preminger diverrà anche un film - mentre al secondo posto, “Il Torrente” di Liman-Carmi”, in cui si sospetta nascondersi la celebre coppia Bixio-Cherubini… La novità particolare in quest’anno, è rappresentata dal rinnovamente del cast artistico che, oltre alla scuderia cantanti di prima nomina che imbarca, porta Francesco Ferrari (grande direttore d’orchestra) ad occupare il posto di Angelini e spedisce Filogamo in pensione… Ma non basta. Perché bisogna fare i conti anche con l’aria nuova che spira pure tra i critici che definiscono infatti le canzoni che hanno appena vinto, legate ancora al “classicismo”; che più semplicemente vuol dire “tradizione”. Insomma, un fastidio. E s’incominciano a sentire così i primi scricchiolii della contestazione che appena tre anni dopo ci penserà Modugno a farla “volare”. Sicchè, fatte pure le debite eccezioni, passerà ancora qualche decennio perché anche “la vita spericolata…” potrà metterci sopra il suo bel carico da undici. Che il recente Festival ci ha “bontà sua” confermato… Del resto, se si corre all’aeroporto per accogliere i Maneskin… oggi sarebbe davvero un po’ difficile disintossicarsi… per il povero “garzone del fornaio in bicicletta”... Al pari, però, e se ne prenda atto, delle cover “classicheggianti” che in tanti - e non soltanto di questa fresca pittoresca canzone - riportano in proscenio.



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