La comunità di Camarda e le penne nere in lutto per la scomparsa di Antonio Spagnoli

E' venuto improvvisamente a mancare all'affetto dei suoi cari Antonio Spagnoli di anni 70.

La moglie Alessandra, i figli Marina e Marco, il genero Lorenzo, la nuora Isabella, il nipotino Christian, il fratello, le sorelle, i suoceri, i nipoti ed i parenti tutti ne danno il triste annuncio.

I funerali si svolgeranno martedì 12 settembre alle ore 15:30 nella Chiesa della Madonna  di Valleverde di Camarda. Dopo la funzione religiosa la salma sarà sepolta nel cimitero di Aragno.

"Con grande tristezza giunge notizia dell'improvvisa scomparsa questa notte di Antonio Spagnoli, fondatore del Gruppo Alpini di Camarda e, prima, socio attivissimo del Gruppo "Mario Rossi" di Paganica.” – Si legge in un post di Goffredo Palmerini“Persona solare, generosa e infaticabile, ricordo la sua gentilezza e la sua straordinaria premura nel mettersi al servizio di tutti. Ricordo la sua bravura intorno ai fornelli, a preparare pietanze per le nostre conviviali alpine. Un forte abbraccio alla sua famiglia, mentre Antonio sta raggiungendo il Signore delle Cime che lo accoglierà a braccia aperte nelle sue montagne in Paradiso, dove ritroverà i fratelli Alpini, tra cui il suo carissimo amico Corradino, mio fratello, andato avanti il 4 novembre 2016. – Conclude Palmerini.

"Una notizia tristissima, per noi del Treo di Camarda, traumatica. Il nostro grandissimo amico e fratello Antonio Spagnoli è salito al cielo. È stato per noi il perno, il faro che ci ha guidato in ogni nostra attività.
La sua disponibilità e il suo sorriso ha inondato le nostre giornate. Un vulcano di idee e progetti, emblematica la sua frase: "Non te preoccupà, lo saccio gli come se fa". Antonio ci mancherai tantissimo e ti vogliamo un bene dell'anima, grazie per tutto quello che ci hai Donato".

Domenico Corbelli ricorda che:

"Antonio, insieme ad amici di Camarda ed anche qualcuno di Paganica, da ragazzo aveva fondato un gruppo musicale.
Una band che dalla casa di Via della Terrata teneva in allegria (i più giovani) e innervosiva (gli anziani).
Ricordo alcuni componenti: i fratelli Ennio e Sandro, Dante Scipioni, un ragazzo di Paganica (batteria?)…..
Se non ricordo male il complesso si chiamava Le Mele Acerbe.
Erano i tempi in cui si cantavano le canzoni di Battisti, dei Nomadi, di Celentano, ed altri ancora.
Da ragazzino passavo al Treo e inevitabilmente guardavo in alto…. verso La Terrata.
La band si sentiva fino alla Piazza!
E lui, Antonio, cominciò a farsi crescere tanto i capelli, al punto che diventò per tutti “Ju capelló”.

Alla famiglia di Antonio giungano le condoglianze dalla redazione di "Assergi Racconta"



Condividi

    



Commenta L'Articolo