SAN GIULIANO- MADONNA FORE, TUTTO FERMO DA ANNI SUL VERO RECUPERO AMBIENTALE

IL PASSO POSSIBILE: SAN GIULIANO- MADONNA FORE, POSITIVO IL DIVIETO DI CACCIA MA È TUTTO FERMO DA ANNI SUL VERO RECUPERO AMBIENTALE DELL’AREA.



Bene, seppur in ritardo (soltanto ora si pensa all’incolumità dei propri cittadini?) interdire l’attività di caccia nell’area di San Giuliano–Madonna Fore per dare più sicurezza e tranquillità a tutti coloro che vi transitano quotidianamente, ma se vogliamo disquisire di quella zona che lo si faccia a 360 gradi,  affrontando e risolvendo tutte le criticità ben conosciute.

Così intervengono in una nota i Consiglieri comunali de “Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia e Alessandro Tomassoni .

Parliamo, infatti, del polmone verde più caro agli  aquilani, la pineta di San Giuliano –Madonna Fore, fino ad arrivare a Monte Pettino tramite il sentiero “dei Cipressi”;  un’area individuata dal Prg vigente, è bene ricordarlo, come Parco Urbano Territoriale, frequentatissimo in alcune zone per le sue attività sportive e ricreative, danneggiato gravemente dall’incendio del 9 agosto 2007 che lo colpì, con 350 ettari  di bosco andati in fumo e con essi gran parte dei sentieri.

In quell’area, che a distanza di moltissimi anni ancora non viene bonificata, le migliaia di alberi bruciati e danneggiati, senza interventi mirati, o sono pericolanti o sono caduti da soli, in entrambi i casi ostruendo il passaggio e costituendo pericolo costante per l’incolumità di quegli stessi passanti ed escursionisti che, per altre ragioni, si dice di voler  tutelare…

Sebbene la Legge n. 353/2020 consentisse il rimboschimento dopo dieci anni dall’evento ( possibile quindi dal 2017), le ingenti somme a disposizione per interventi di bonifica e rinaturalizzazione -circa 3 milioni di euro  di cui 2 affidati al Comune dell’Aquila ed 1 all’Asbuc di Collebrincioni, individuabili nel cospicuo indennizzo ottenuto a titolo di risarcimento dall’Assicurazione della Società che provocò l’incendio -rimangono incomprensibilmente inutilizzate!

Un’inerzia anche dopo che la zona venne interessata dal un nuovo incendio del 2020, nonostante la Giunta nell’ottobre 2021 (DGC n.399) avesse dato l’ok per interventi immediatamente attuabili per il recupero forestale e il restauro ambientale dell’area interessata, oltre che la realizzazione di nuova cartellonistica, a seguito della ridefinizione e approvazione dello stralcio operativo del progetto redatto nel 2017 dal gruppo di lavoro composto dalle Università dell’Aquila (MESVA e DICEAA) e della Tuscia ( DAFNE).

Ci chiediamo, pertanto, se ci sia davvero la volontà di chi governa la città di sistemare e riqualificare quell’area degradata, come pure diverse altre (pensiamo anche alla Pineta di Roio, completamente abbandonata a sé stessa) e, in generale, di gestire gli spazi verdi  in modo virtuoso , al passo coi tempi e guardando al miglior sviluppo eco-sostenibile possibile, tale da garantire manutenzione, sicurezza, e valorizzazione di luoghi particolarmente attrattivi che, come alternativa agli spazi urbani cittadini, sono molto amati dagli aquilani-  concludono i rappresentanti di “IL PASSO POSSIBILE”.



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