Superbonus: Frattale, 'politica sleale e irresponsabile'

Un confronto aperto all'Aquila con la premier Giorgia Meloni e il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, in merito alla ricostruzione nel cratere tra numeri e programmazione.

 

 

Questo l'auspicio del presidente dell'Ance Aquila Gianni Frattale che, in una nota, si dice preoccupato di fronte alla confusione che si sta facendo sui bonus fiscali alle imprese.
    "Dicono che il Superbonus 110% - spiega Frattale - sia ormai la pietra dello scandalo, unico responsabile del rischio tracollo per le casse pubbliche, capro espiatorio di futuri tagli e sacrifici della manovra economica. Questo è quanto ci ripetono tutti da mesi, politici e stampa compiacente, cercando di convincerne l'opinione pubblica, in barba ai dati analitici di autorevoli osservatori".
    Per Frattale, tuttavia, "la pietra dello scandalo va cercata invece in un modo di fare politica irresponsabile, confusionario e sleale. Irresponsabile - valuta il presidente dei costruttori edili - perché tutti i partiti negli anni scorsi hanno presentato emendamenti per allargare il Supebonus non per ridurlo. È noto invece che si trattava di una misura di emergenza in pandemia che doveva essere successivamente e opportunamente sfumata senza creare danno al sistema. È la proroga, non la misura, che è stata condannata da Banca d'Italia".
    Un modo definito, dunque, "confusionario" e "sleale come alterare i dati a sostegno dei propri fini politici sfigurando quanto di buono è stato prodotto in termini di risparmio sulle bollette per le famiglie italiane, di inquinamento, di soccorso all'economia del Paese, di riqualificazione immobiliare, in un momento in cui l'Europa ci obbliga a rinnovare gli edifici, di gettito Iva e di occupazione".
    Inoltre, Frattale definisce "maliziosa è anche la narrazione sul buco nei conti. Dopo che nessuno dei tre governi che si sono succeduti in tre anni si è preoccupato di programmare una progressiva e ragionevole uscita dal Superbonus 110% e dopo aver sbagliato tutte le previsioni di spesa, si grida al dissesto dei conti gonfiando fumosamente le cifre fino a 147 miliardi di impatto sull'erario".



Condividi

    



Commenta L'Articolo