CALCIO, SERIE D GIRONE F: IL RECAP DELLA SESTA GIORNATA

CALCIO, SERIE D GIRONE F: IL RECAP DELLA SESTA GIORNATA
 
 
 
La sesta giornata del girone F di serie D - oltre a mostrare nuovamente come in questo campionato non ci siano partite già decise in partenza - vede per la prima volta in stagione una capolista solitaria.
 
Al “Guido Angelini”, infatti, il Chieti manda in scena un copione già visto in precedenti occasioni anche contro il Tivoli: i Neroverdi partono col freno a mano tirato, rischiano di andare sotto nel punteggio ad inizio ripresa (Antignani è miracoloso su Cruz) e assestano il colpo decisivo nell'ultima parte di gara per l'1-0 finale.
Decisiva, in questo caso, l'inzuccata di Postiglione, arrivata ancora una volta (la terza da inizio stagione) su calcio d’angolo.
I Teatini continuano a non entusiasmare dal punto di vista del gioco, come testimoniano i cinque gol realizzati (di cui appena due su azione), ma proseguono nella loro clamorosa striscia di imbattibilità: nelle prime quattro serie italiane gli uomini di Chianese - attesi Domenica prossima al “Dei Marsi” di Avezzano da un derby di altissima quota - sono i soli ad avere ancora immacolata la propria porta.
L’unico neo è costituito da Ardemagni, presentato come "colpo dell’estate" ma finora apparso in difficoltà fisica e mentale.
I Laziali del neo mister Pascucci, invece, disputano un match all'altezza, ma trovano la terza sconfitta di fila con alle porte la sfida contro L'Aquila
 
La formazione del Capoluogo non dà continuità ai due blitz esterni e viene fermata (1-1) al “Gran Sasso d’Italia - Italo Acconcia” da un Atletico Ascoli gagliardo e che dimostra di meritare appieno il prezioso punto strappato.
I Rossoblù si presentano ancora con Mantini al posto di Del Pinto e - sorprendentemente - con Battistoni, al debutto da titolare, preferito a Ouali. 
Il confronto sembra indirizzarsi bene per i locali grazie al quarto centro di Banegas, ma poco dopo la mezz'ora gli ospiti impattano il risultato con Minicucci. 
Nella ripresa la truppa di mister Epifani - dopo aver rischiato di andare addirittura sotto (traversa di Traini e conclusione a lato di Minicucci) - cerca la via del gol per lo più attraverso soluzioni estemporanee e neanche i cambi (entrano Ouali, Bacio Terracino, un irriconoscibile Del Pinto e un frizzante Persiani) riescono a dare gli esiti sperati.
Alla luce della seconda opaca prestazione casalinga di fila, L'Aquila deve interrogarsi sulle motivazioni di un rendimento così al di sotto delle aspettitative. D'altronde, una squadra in grado di imporsi con autorità a Campobasso e a Senigallia, non può andare così in difficoltà al cospetto di avversari modesti quali Monterotondo Scalo ed Atletico Ascoli: il problema potrebbe risiedere nella testa, ma anche nella palesata incapacità di costruire gioco - e dunque di fare la partita - tra le mura amiche.
Di contro, gli uomini di Pirozzi - al primo punto esterno stagionale - tornano nelle Marche con rinnovato entusiasmo e con la consapevolezza di poter lottare fino alla fine per la salvezza.
 
La Sambenedettese non va oltre il 2-2 nella sfida del "Riviera delle Palme" contro la Forsempronese.
I padroni di casa vanno subito sotto a seguito della rete di Fraternali, reagiscono a metà frazione con bomber Tomassini, ma poco prima dell’intervallo subiscono il nuovo sorpasso degli ospiti (timbro di Battisti).
Nei secondi quarantacinque minuti la compagine di San Benedetto del Tronto non crea praticamente nulla, ma - proprio quando la neopromossa compagine di Fossombrone stava assaporando la clamorosa vetta in coabitazione con il Chieti - arriva l'insperato pareggio grazie all'acuto di Lonardo, che in piena "zona Cesarini" permette ai suoi di mantenere l’imbattibilità in campionato.
I ragazzi di mister Lauro proseguono nel periodo non esaltante (solo un successo nelle ultime quattro gare), ma dimostrano grande carattere riuscendo a strappare un pari contro l'autentica rivelazione del girone.
Il sodalizio di mister Fucili, invece, si porterà dietro un po’ di rammarico per altri due punti sfumati nel finale, ma non si può non applaudire il percorso assolutamente inatteso di un organico, partito con il solo intento di mantenere la categoria ed ora giunto a recitare il ruolo di mina vagante tra le "big" del campionato.
 
Dopo una settimana travagliata che ha visto l’allontanamento di mister Mosconi e del ds De Filippis - sostituiti rispettivamente da Pergolizzi (allenatore che ha già vinto in questa categoria allenando il Palermo nell’annata 2019-2020) e Colalillo - , il Campobasso torna al successo battendo (2-0) una Vigor Senigallia che inanella la terza sconfitta consecutiva.
I "lupi" trovano subito il vantaggio con Di Nardo e poi gestiscono senza particolari patemi, fino a trovare il raddoppio di Lombari ad un giro di lancette dal novantesimo.
Gli ospiti si fanno davvero pericolosi solo in un’occasione, ovvero nell'ultimo segmento di gara, quando sugli sviluppi di un corner Esposito respinge la conclusione di Kerjota.
I Molisani - già dentro le logiche di campo del nuovo allenatore - centrano una vittoria fondamentale per alimentare le speranze di vertice e nel prossimo turno cercheranno di dare continuità di risultati nella tana del Sora; i Marchigiani, di contro, sono chiamati ad una reazione immediata al “Bianchelli” contro il Monterotondo Scalo per scacciare lo spettro dei play-out.
 
L’Avezzano reagisce subito alla sconfitta nel derby casalingo con il Notaresco, imponendosi (1-2) a Riccione malgrado un attacco decimato da assenze e squalifiche.
I padroni di casa sbloccano il punteggio al pronti-via con il solito Ferrara, ma ad inizio ripresa i Biancoverdi si scatenano con un micidiale uno-due griffato Senesi e Forte. 
Il confronto prosegue senza altri sussulti, regalando ai Marsicani - fin qui autori di un percorso formidabile - la quarta posizione in graduatoria, in attesa del big-match casalingo contro la capolista Chieti.
I padroni di casa - che nel prossimo turno affronteranno in trasferta la Sambenedettese - non riescono invece ad invertire il trend negativo nonostante l'approdo in panchina di mister Riolfo, subentrato a Pulzetti la scorsa settimana.
 
Matese e Roma City danno vita alla partita più entusiasmante della Domenica.
I Laziali passano in vantaggio al quarto d’ora con Codromaz, ma vengono subito ripresi da Marcucci. Gli ospiti, tuttavia, non si perdono d’animo e tornano a condurre il match grazie alla rete di Ascoli. 
Quattro minuti dopo, però, il Roma City resta in dieci per l’espulsione di Gelonese e i Molisani ne approfittano immediatamente: a fine primo tempo arriva infatti il secondo centro consecutivo dell’ex L’Aquila Gagliardini e ad inizio ripresa il solito Napolitano porta avanti la formazione di Piedimonte Matese per il definitivo 3-2.
La compagine di mister Urbano centra il terzo successo consecutivo dopo una partenza da incubo, mentre i Laziali subiscono una battuta d'arresto inattesa dopo l'exploit casalingo ai danni del Campobasso.
 
Il Notaresco - fermato (1-1) tra le mura amiche dal Fano - non sfrutta la ghiotta occasione di entrare in zona play-off. 
I Teramani sbloccano il punteggio al ventesimo con Belloni, ma hanno il demerito di non chiudere la contesa ed infatti vengono raggiunti dalla segnatura di Mancini ad inizio ripresa.
Per la compagine ospite arriva il secondo risultato utile di fila prima della sfida casalinga con il Matese, mentre per gli uomini di mister Bruno si tratta di un altro mattoncino apposto in ottica salvezza prima della delicata trasferta di Vastogirardi.
 
Chiudono la giornata il pareggio (1-1) tra Termoli e Sora (Molisani avanti con Hernandez ed agganciati da Gubellini), e l'affermazione casalinga (2-0) nell’anticipo del sabato del Monterotondo Scalo ai danni di un Vastogirardi in caduta libera (a segno Cantiani e Napoleoni).
 
Danilo Rosone

 



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