ELEZIONI, BALLOTTAGGIO CIALENTE-DE MATTEIS LUIGI FACCIA TRA I PIU' VOTATI

Il più votato con il 41% è stato il sindaco uscente Massimo cialente con il 41% dei voti che andrà al Ballottaggio con De Matteis. che si attesta al 30% . Tra due settimane, dunque, aquilani di nuovo al voto per scegliere il sindaco della ricostruzione. Non basta il primo turno a definire una partita tesa e tirata che si appresta a vivere un tempo supplementare in cui tutto si rimescola e alcune delle riserve potrebbero giocare un ruolo di primo piano. Il dato del voto, nel lungo scrutinio partito lentamente, con un sacco di intoppi ai seggi, specialmente per il voto disgiunto, e andato avanti nella notte.  Da subito in vantaggio fin dai primi seggi il sindaco uscente si è ritrovato in vantaggio con una percentuale superiore al 40 per cento. E il suo principale antagonista, l’esponente del Movimento per le autonomie Giorgio De Matteis alla guida di un raggruppamento piuttosto eterogeneo racchiuso sotto il nome di «L’Aquila città aperta», si è attestato attorno al 30%. Poco sopra e poco sotto, in un’altalena che ha appassionato fino a notte fonda i componenti dello schieramento.
Luigi Faccia con 323 voti è stato il più votato della lista Futuro e Libertà ma anche uno dei più votati nella classifica generale. Nelle liste elettorali erano presenti quattro candidati dI origini  assergesi: Acitelli Paolo 22 voti candidato per la lista Domani L’Aquila, il fratello Acitelli Stefano 13 voti candidato per la lista L’Aquila Città Unita, Romagnoli Valentino 3 voti candidato per la lista  Sinistra Ecologia e Libertà. Grande soddisfazione per il risultato personale è stata espressa da Luigi Faccia che ha seguito i risultati in diretta insieme ai suoi sostenitori. Si dovrà attendere le alleanze e il ballottaggio per sapere se rientra in Consiglio Comunale.

E’ evidente il crollo del progetto costruito attorno all’asse Pdl-L’Aquila Domani del candidato sindaco Pierluigi Properzi, urbanista di simpatie socialiste che ha stretto forte forte, quasi commosso, il braccio del leader nazionale Angelino Alfano nel comizio finale per dare la corda ai fan di Berlusconi. Un dato, quello che vede Properzi attestarsi attorno all’8 per cento, sicuramente al di sotto delle aspettative. Anche se c’è stato un evidente travaso di voti dell’elettorato del Pdl, coagulatosi attorno ad alcuni dissidenti di spicco (tra i quali Carla Mannetti) a favore del candidato sindaco De Matteis. Tuttavia, il ballottaggio rimette in gioco tutti i distinguo finora puntualizzati. E altri voti dell’elettorato di marca Pdl sono pronti a confluire sull’anti-Cialente. C’è chi giura che questa e altre manovre sono già scattate.
 IDV FORZA 6. Raddoppia i consensi del suo partito di riferimento rispetto alle precedenti amministrative (1752 voti, pari al 3,8 per cento) l’Italia dei Valori che, insieme a una lista d’ispirazione civica «L’Aquila Oggi», ha sostenuto la candidatura a sindaco del preside Angelo Mancini. Il dirigente scolastico, che ha stracciato la foto di Vasto, anzi, come dicono alcuni, non l’ha nemmeno vista, ha trascinato il risultato dei dipietristi nel capoluogo di regione, impedendo, di fatto, a Cialente di farcela al primo turno.
 DERBY A VITTORINI. La sfida dei «senza casacca», cioè quegli esponenti delle molteplici liste civiche in campo per le amministrative, è andata senza dubbio al medico Vincenzo Vittorini e alla sua proposta «L’Aquila che vogliamo». Già esponente della Fondazione 6 aprile per la vita, il chirurgo ha ottenuto un risultato personale da ritenersi significativo, specialmente se messo a confronto con le forze in campo e con la parcellizzazione del consenso. Arrivare quasi a pari merito con un partito del calibro del Pdl con una campagna elettorale porta a porta e con gli uomini-sandwich fermi per ore alle principali rotatorie della città può essere qualcosa di cui andare orgogliosi.
 CAMBIA MUSICA. L’altro esponente dei movimenti civici sorti nel dopo terremoto per vigilare sulla ricostruzione, Ettore Di Cesare, ha ottenuto un risultato di poco inferiore al 6 per cento grazie al sostegno di sue liste «Cambia musica» e «In Comune». Più staccato indietro, invece, l’altro pezzo di terzo polo, il Fli che porta in dote a Enrico Verini poco più del 2 per cento. Sembra poco, ma in fase di ballottaggio anche questi voti avranno il loro peso.
 IL FLOP DEI GRILLINI. Il vento dell’antipolitica, stando ai numeri, stavolta pare aver soffiato all’indietro travolgendo Grillo e il suo movimento Cinque stelle che non si schioda da percentuali da prefisso telefonico. Un esperimento che, a quanto pare, non è da considerarsi pienamente riuscito, sebbene a sostegno della candidata sindaco Enza Blundo sia sbarcato in Abruzzo il comico leader nazionale del movimento che per la prima volta si è schierato in città in una competizione elettorale. L’unico paragone possibile, allora, è il risultato dello stesso movimento nelle altre città. Numeri lontani lontani da quelli raccolti all’Aquila.
 PD PRIMO PARTITO. Il partito Democratico si avvia dunque a conquistare il suo primato tra le liste in campo, così come alle Comunali del 27 maggio 2007. Allora, con la sigla Democratici di sinistra, la percentuale raggiunta fu del 12,9 per cento, per un totale di sette seggi. Alle Politiche del 2008, invece, alla Camera, il partito Democratico ottenne oltre 15mila voti, pari al 35,4 per cento. Di poco sotto i quasi 16mila del Pdl. I cui consensi, oggi, vanno ricercati anche, e soprattutto, nelle liste andate a sostegno di De Matteis.
 


Guarda l'intervista a Cialente e De Matteis

Condividi

    



Commenta L'Articolo