CALCIO, SERIE D GIRONE F: IL RECAP DELLA SETTIMA GIORNATA

CALCIO, SERIE D GIRONE F: IL RECAP DELLA SETTIMA GIORNATA 

 

 

 
Liete conferme, pronti riscatti e cocenti delusioni. C'è un po' di tutto nel turno appena andato in archivio, che ha visto come gara principale il derby di altissima quota tra Avezzano e Chieti.
 
Al "Dei Marsi" padroni di casa ed ospiti si dividono la posta in palio (1-1), dimostrando ancora una volta di essere assolutamente in grado di giocarsi la promozione diretta fino alla fine.
Il primo tempo è a forte tinte neroverdi (da segnalare, tra le diverse occasioni, la rete non convalidata a Fall), ma il gol giunge solo a ridosso del duplice fischio: D'Ancora pennella da calcio d’angolo, Forgione finalizza con una precisa incornata che vale vantaggio e terzo sigillo personale in campionato.
Nella ripresa la musica cambia radicalmente, poiché salgono in cattedra gli uomini di Ferazzoli che già all'11' agguantano il pari con un meraviglioso centro di Senesi dalla lunga distanza.
Otto giri di lancette più tardi arriverebbe anche il raddoppio ad opera di Pertosa, ma l'arbitro annulla per un fallo in attacco tra le vibranti proteste del pubblico locale.
Nel finale la traversa colta direttamente da calcio piazzato dal fantasista Costa Ferreira fa scorrere i titoli di coda al big-match della settima giornata, che - oltre a certificare lo stato di grazia delle due Abruzzesi - fa registrare anche il primo gol subito dai Teatini in campionato.
Merito di una squadra - quella marsicana - che, seppur orfana di ben quattro attaccanti (Ortolini squalificato, D'Alessandris e Roberti infortunati, e De Silvestro in panca solo per onor di firma), è stata capace di adottare soluzioni offensive adeguate anche grazie alla sagacia tattica del proprio tecnico: per i tifosi biancoverdi si tratta di un valido motivo - corroborato dalla distanza di appena tre punti dalla vetta - per continuare a coltivare i sogni di gloria.
Nessun dramma (e sarebbe assurdo pensare il contrario), altresì, per la truppa di mister Chianese: la porta è stata violata dopo oltre 600 minuti, ma la leadership del girone resta una lieta certezza.
 
A fare compagnia agli Abruzzesi in cima alla graduatoria, troviamo Sambenedettese e Forsempronese, uscite entrambe vittoriose di misura dai rispettivi confronti casalinghi contro Riccione (2-1) e Termoli (1-0).
Gli uomini di Lauro tornano a fare bottino pieno tra le mura amiche dopo due pareggi consecutivi, regolando un Riccione mai domo solo ad un quarto d'ora dal triplice fischio.
Il solito Tomassini (quinto centro in campionato per il bomber ex Orvietana) apre le danze in spaccata alla mezz'ora, pareggia i conti Tonelli grazie ad una punizione che sorprende Coco al tramonto della prima frazione e chiudono la contesa i neo-entrati Battista e Martiniello (assist per il primo, marcatura per il secondo) per la gioia dei seimila del "Riviera delle Palme".
Alla sorprendente compagine di Fossombrone, invece, basta un lampo dopo mezz'ora di gioco ad opera di Conti - imbeccato dal solito onnipresente Pagliari - per avere ragione di un Termoli combattivo e volenteroso, ma poco incisivo sottoporta.
Il sodalizio allenato da Fucili si conferma così matricola terribile del torneo, mentre i Molisani dovranno rialzare rapidamente la testa se vorranno lasciarsi alle spalle l'attuale ultimo posto in classifica.
 
Continua a funzionare a meraviglia la cura Pergolizzi in casa Campobasso, giunto alla terza vittoria consecutiva in appena sette giorni tra campionato e coppa.
Da quando l'ex tecnico di Ascoli e Palermo si è seduto sulla panchina dei "lupi", infatti, Corvino e soci hanno cambiato totalmente marcia, inanellando prestazioni di alto livello e portandosi così ad appena due punti dal terzetto di testa.
Sebbene autrice di una prova di grande agonismo e dai buoni contenuti tecnici, la "vittima" di turno - il Sora di mister Campolo - nulla ha potuto al cospetto di un undici organizzato, individualmente superiore e, sopratutto, fortemente determinato ad invertire il trend negativo di inizio stagione.
Finisce 1-2 al "Tomei", a seguito dei timbri molisani di Di Nardo su rigore nel primo tempo e di Nonni di testa agli sgoccioli della ripresa, inframezzati dal momentaneo pari ciociaro (sempre su penalty) di Gubellini.
 
Fatica più del dovuto a trovare una continuità di rendimento L'Aquila di mister Epifani, giunta alla terza sconfitta su sette gare disputate. 
Contro un Tivoli rigenerato dell'avvento di Pascucci in panchina (due partite - di cui una in coppa - ed altrettante vittorie, dopo tre stop consecutivi), i Rossoblù reiterano gli errori in termini di approccio alla gara (primo gol subìto al 19' ad opera di Cruz) e di temperamento, evidenziati già in altre occasioni.
Il 2-1 finale - maturato a seguito di una magistrale punizione di Santarelli, che aveva risposto all'estemporaneo acuto di Banegas dagli undici metri - è la logica conseguenza di una prestazione troppo "molle" per un sodalizio da cui ci si aspetterebbero (anche alla luce degli investimenti fatti sul mercato) ben altro atteggiamento e ben altre trame di gioco. 
È vero che il campionato è ancora lungo e che la distanza di cinque punti dalla vetta è tutt'altro che insormontabile, ma è altrettanto vero - oltre che evidente - che senza immediati ed adeguati correttivi (sulla testa, e non solo, di tutto il collettivo) si rischia di perdere irrimediabilmente contatto con le zone nobili della classifica.
 
Ad approfittare, tra le altre, dello scivolone del sodalizio del Capoluogo abruzzese è evidentemente il Notaresco di mister Bruno, corsaro in rimonta (1-2) sul campo del fanalino di coda (al pari del Termoli) Vastogirardi
I Teramani - reduci dall'eliminazione patita in coppa contro il Campobasso - scavalcano infatti gli Aquilani, centrando il quarto risultato utile consecutivo ed issandosi così al sesto posto in graduatoria a quota 11 punti.
Protagonista di giornata risulta essere certamente l'attaccante ex Pescara, Nicolas Belloni, autore di una doppietta di pregevole fattura che ribalta il vantaggio "lampo" dei Molisani griffato Cesaroni.
 
Risorge la Vigor Senigallia, che cancella il preoccupante filotto di tre sconfitte consecutive imponendosi (1-0) sul Monterotondo Scalo.
La band di Clementi - a dispetto di un punteggio risicato - sfodera una prestazione di alto lignaggio e domina dall'inizio alla fine una contesa, decisa tuttavia solo a dieci minuti dal termine grazie ad un acuto di Scheffer, il quale risolve una mischia scaturita da un corner del fantasista Kerjota.
Grazie a questo risultato, i Marchigiani agganciano L'Aquila al settimo posto strizzando l'occhio ai play-off, mentre I Laziali fanno un passo indietro rispetto allo scontro diretto vinto ai danni del Vastogirardi, lasciando intendere che dovranno faticare molto per mantenere la categoria.
 
Completano il tabellone della settima giornata le importanti affermazioni (entrambe per 1-0) in ottica salvezza messe a segno dal Fano dinanzi al pubblico amico (rete decisiva di Tenkorang a ridosso del novantesimo, che condanna il Matese allo stop dopo tre vittorie di fila), e dell'Atletico Ascoli (sigillo di D'Alessandro, che vale il primo successo della storia dei Marchigiani in Serie D) sul terreno di un Roma City sempre più in crisi.
 
Danilo Rosone



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