I balconi sull'Adriatico

I balconi sull'Adriatico
 
Una peculiarità che caratterizza la nostra regione a livello paesaggistico è la presenza di vette superiori ai duemila metri di altezza, dalle quali si può scorgere una ragguardevole porzione di Mare Adriatico. 
Molti di voi avranno senz'altro visto alcune foto caratteristiche di sciatori che - durante il periodo invernale - affrontano discese con uno sfondo marittimo che funge da contrasto ai pendii nevosi. 
Dalle vette più alte di Gran Sasso e Maiella, infatti, non è raro poter scorgere la costa, specie quando il cielo è sereno. 
Rimanendo in ambito territoriale, cogliamo l'occasione per menzionare tre di queste cime, situate sul versante orientale e dotate di molteplici affacci sul litorale: Il Siella, Tremoggia ed il Camicia. 
Per il trekking da praticare in queste zone è d'uopo prediligere giornate serene, poiché anche pochi accumuli o foschia in alta quota (oppure in lontananza, proprio a livello del mare) potrebbero privare i più arditi scalatori di un panorama più unico che raro.
La vetta situata più ad est è quella del Monte Siella, raggiungibile inerpicandosi attraverso un tratto boschivo, oppure tramite il sentiero che parte inizialmente pianeggiante per poi salire verso la parte orientale: entrambe le opzioni portano comunque alla possibilità di aprire e chiudere l'anello, che ha come punto di partenza ed arrivo il Rifugio Fonte Vetica, nota località situata al bordo dell'altopiano di Campo Imperatore. 
Se si imbocca il sentiero 252 - che con ripidi traversi in circa 3 Km raggiunge Sella di Fonte Fredda (mt. 1.994) virando verso la cresta orientale del teramano - è possibile approdare al Siella, che con i suoi 2027 metri può definirsi una vera e propria terrazza sul Mare Adriatico. La parete nord di questo monte - che sormonta la zona di Farindola ed il laghetto di Penne - è anche tristemente nota per aver originato la valanga che ha distrutto il Resort di Rigopiano il 18 Gennaio 2017.
Riprendendo la cresta in direzione ovest, è possibile raggiungere altre due vette, ovvero il Tremoggia (mt. 2.331) e, successivamente, quella più alta, che risponde al nome di Monte Camicia (mt. 2.564), la quale può essere raggiunta anche salendo dal vallone di Vradda, conosciuto per essere anche l'ultimo tratto del rinomato "Sentiero del Centenario". 
Il Monte Camicia - chiamato così per la notevole presenza de "li camiccie" (i camosci) - possiede delle peculiari terrazze con un'ampia visuale sulle province di Teramo e Pescara ed è conosciuto per la sua caratteristica conformazione più dolce ed erbosa sul versante aquilano, che contrasta visibilmente con la parete Nord.
Quest'ultima - di conformazione rocciosa e raggiungibile dai paesi del teramano - è meta ambita da molti arrampicatori e nota anche per il Fondo della Salsa, situato ai suoi piedi e raggiungibile partendo dal borgo di Castelli.
 
Michele Oriunno

 



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