Nella notte di sabato torna l'ora solare: ecco quanto inciderà sulla bolletta

Nella notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando saranno le tre di notte, occorrerà spostare indietro le lancette di un’ora (alle due) perché torna l’ora solare. C’è chi chiede di rendere permanente quella legale. Se si sfrutta un'ora di luce in più, è la tesi, si può risparmiare energia, e quindi le bollette possono essere meno asfissianti. Il dibattito è aperto. A livello europeo, i 27 sono stati lasciati liberi di scegliere e l’Italia ha deciso di mantenere questa alternanza, così come la Spagna, mentre altri Paesi europei hanno scelto diversamente.

Nel fine settimana finirà dunque la cosiddetta “ora legale”, quella introdotta nel 1966 che permette di sfruttare, nei mesi estivi e primaverili, le giornate più lunghe, e viene ripristinata l’ora “naturale” detta appunto solare. In pratica se da una parte si guadagna un’ora di sonno la notte tra sabato e domenica, dall’altra le giornate saranno più corte fino al prossimo 25 marzo. L’associazione dei consumatori Altroconsumo spiega che in anni con consumi standard e prezzi alle stelle, come quello attuale, misure come l’ora legale sono fondamentali per promuovere il risparmio energetico. Secondo le stime che Terna aveva fatto sui consumi nei 7 mesi in cui è stata in vigore l’ora legale (ovvero dal 27 marzo al 30 ottobre), l’Italia ha risparmiato circa 190 milioni di euro. Questo soprattutto grazie a un minor consumo di energia elettrica di circa 420 milioni di chilowattora. Si tratta di un risparmio che equivale al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. Se si considera il minor consumo di energia dovuto all’ora legale, dal 2004 al 2021 l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 10,5 miliardi di kilowattora: in termini economici, è un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.



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