CALCIO, SERIE D GIRONE F: IL RECAP DELL'OTTAVA GIORNATA

In un frammentato ottavo turno di campionato (quattro gare su nove anticipate al Sabato) si appropria dello scettro di leader solitaria del girone la Sambenedettese, che approfitta delle frenate delle due ex co-capolista Chieti e Forsempronese per tentare il primo allungo stagionale e lanciare così un chiaro segnale alle dirette concorrenti.

 
Nella tana del Monterotondo Scalo, gli uomini di mister Lauro tengono saldamente in mano il pallino del gioco per tutto l'arco dei novanta minuti, ma riescono a sbloccare il punteggio soltanto nella ripresa.
La decidono - per lo 0-2 finale - uno sfortunato autogol del giovane Malvestuto e un tap-in di Battista, dopo che nel primo tempo Danilo Alessandro aveva sbagliato il secondo penalty della stagione (un dato che fa scalpore, vistoché si parla di uno degli attaccanti più "glaciali" e prolifici dell'intero panorama dilettantistico nazionale).
Per i Marchigiani si tratta della terza affermazione lontano dal "Riviera delle Palme" (nessuna squadra ha fatto meglio in trasferta), che conferma l'assoluto valore di un collettivo ancora imbattuto e con la miglior differenza reti del girone.
Nessun dramma, invece, per i Laziali, il cui obiettivo è senz'altro quello di lottare fino alla fine per il conservamento della categoria, cercando di ottenere più punti possibili sopratutto negli scontri diretti.
 
Alle spalle di Sirri e soci - con appena due punti di ritardo - troviamo un inedito terzetto composto dalle già citate Chieti e Forsempronese, e dal redivivo Campobasso.
 
Davanti al pubblico amico, i Teatini faticano più del previsto contro un Fano coriaceo ed organizzato, dovendosi accontentare di un pareggio (2-2) al termine di una contesa equilibrata e scoppiettante.
Nel primo tempo la band di Scorsini mette la freccia grazie ad una pazzesca punizione di Gonzalez, che trova il bersaglio grosso quasi da centrocampo.
I padroni di casa sono storditi, ma nella ripresa reagiscono alla grande, dapprima agguantando il pari con il solito Forgione ed in seguito firmando il sorpasso grazie ad una mischia risolta da Fall.
Sebbene sembri finita, i Granata centrano l'insperato pareggio con una bordata di Roberti in pieno recupero.
La truppa di Chianese incappa così nel secondo pareggio consecutivo, ma - oltre a mantenere l’imbattibilità - si conferma miglior difesa del torneo con appena tre gol subiti.
Applausi anche per il Fano, che - malgrado una squadra costruita per la salvezza - riesce nell'impresa di fermare un'altra corazzata in trasferta dopo la Sambenedettese. 
 
Seppur con molte meno emozioni, divisione della posta (0-0) anche nel match tra le due sorprese più liete del raggruppamento, ovvero il Notaresco e la compagine di Fossombrone. 
Ad un primo tempo letteralmente soporifero, fa da contraltare una seconda frazione più movimentata, dove sono i Teramani a cercare con più insistenza la via del gol pur senza concreti risultati.
I Marchigiani continuano a stupire sia per la posizione in graduatoria, sia per la solidità di una retroguardia che risulta essere la meno perforata del girone alle spalle del solo Chieti.
Per gli uomini di Bruno, invece, si tratta del quinto risultato utile consecutivo (frutto di tre vittorie e due pareggi), che vale il sesto posto in campionato a braccetto con l'Avezzano e ad un punto dalla zona play-off.
 
Prosegue nella sua inarrestabile ascesa il Campobasso di mister Pergolizzi, autentico protagonista della rinascita di Corvino e soci.
Per avere ragione di un tignoso Tivoli, tuttavia, bisogna attendere l'ultimo secondo di gioco, quando il difensore-goleador Gonzalez ribadisce in rete un cross di Lombari (autore del vantaggio iniziale, al quale aveva replicato l'attaccante ospite Maurizi) per il definitivo 2-1 che fa letteralmente esplodere "Selvapiana".
Da quando l'ex tecnico di Ascoli e Palermo ha rimpiazzato Mosconi, i Molisani hanno conosciuto solo il sapore della vittoria: ben quattro, infatti, i bottini pieni (tre in campionato ed uno in coppa) fatti registrare per un totale di sette gol segnati ed appena due subiti, che significano seconda piazza conquistata e proseguimento dell'avventura in Coppa.
Anche per i Tiburtini l'avvicendamento in panchina pare aver dato buoni frutti: malgrado la sconfitta di misura - maturata dopo una discreta prova culminata con un episodio sfavorevole in zona "Cesarini" - la band di Pascucci sembra aver trovato la giusta quadra per agguantare una tranquilla salvezza, come testimoniano anche i due precedenti confortanti successi conseguiti rispettivamente contro Ostiamare (in Coppa) e L'Aquila.
 
Proprio i Rossoblù impattano (0-0) per la seconda volta consecutiva tra le mura amiche contro il Roma City, ottenendo un pareggio che ha quasi il sapore della sconfitta (sventata nella ripresa solo grazie ad un paio di interventi prodigiosi di Michielin).
Non solo perché il ritardo dalla vetta comincia a diventare considerevole (-7 rispetto alla Samb), ma anche e sopratutto per l'assoluta mancanza di nerbo, di personalità e di idee all'interno della prestazione offerta dagli uomini di Epifani.
Se è vero (come è vero) che l'organico allestito in estate pullula di elementi in grado di potersi giocare la promozione diretta fino alla fine, è indispensabile intervenire con qualche soluzione (anche drastica, oltre che immediata e che non può essere certamente rappresentata dall'innesto di un portiere senior - nella fattispecie l'ex Ascoli Guarna - che sembrerebbe ad un passo dalla firma) per evitare che tutti gli sforzi fatti in sede di mercato vengano irrimediabilmente vanificati.
D'altronde - allargando il discorso ai freddi numeri - il sodalizio del Capoluogo ha racimolato la miseria di due punti nelle ultime tre gare, condite da appena due marcature realizzate (di cui una su calcio di rigore), e questo non può assolutamente essere lo specchio dell'effettivo valore della rosa.
Di contro, la truppa dell'istrionico Agenore Maurizi può ritenersi soddisfatta della prova di carattere e di sostanza sciorinata al "Gran Sasso d'Italia - Italo Acconcia", anche se - pure in questo caso - le aspettative di inizio stagione erano ben altre rispetto all'attuale anonimo piazzamento di centro classifica. 
 
Trasuda di delusione - seppur mitigata da una migliore posizione in graduatoria e da una prova comunque di buon livello - anche la giornata vissuta dall'Avezzano di mister Ferazzoli, che cade inaspettatamente (1-0) sul campo di un Termoli rigenerato dalla cura Spagnuolo, subentrato in settimana a Martino.
Dopo una prima frazione dominata dai Biancoverdi, nella ripresa rompe gli equilibri un penalty procurato da Vittorio Esposito e trasformato da Grossi.
Verna e soci reagiscono con veemenza, ma dopo una serie di ribaltamenti di fronte i Molisani centrano la loro seconda vittoria stagionale, abbandonando l'ultimo posto del girone.
Per i Marsicani, invece, si tratta della seconda sconfitta in campionato dopo quella casalinga contro il Notaresco, che sancisce la momentanea uscita dalla zona play-off.
 
Al quinto posto, infatti, si accomoda la Vigor Senigallia, che nel derby esterno contro l'Atletico Ascoli coglie i tre punti (1-2) all'ultimo respiro.
Decide una zampata di Magi Galluzzi al 96', che - dopo il pari acciuffato da bomber Pesaresi - ribalta l'iniziale vantaggio degli uomini di Pirozzi griffato Ciabuschi.
Per i "vigorini" si tratta della seconda vittoria di fila, mentre i Bianconeri incassano la prima sconfitta casalinga stagionale.
 
Chiudono il quadro dell'ottava giornata gli importanti successi del Sora (0-1) sul terreno del Matese (a segno Ippoliti ad inizio ripresa) e del Riccione (2-1) tra le mura amiche contro il fanalino di coda Vastogirardi (decisiva la doppietta dell'ex Pineto e Notaresco, Francesco Maio, che replica all'acuto ospite di Ruggieri).
 
Danilo Rosone



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