Ciùcela vecchia e ciùcela gnòva la versione assergese del dolcetto-scherzetto

Qualcuno dice che la tradizione di Halloween nasce in Italia sotto varie forme e poi viene esportata in paesi con tradizione anglosassone, non si sa se è esatto, certo che nei nostri paesi esistono tradizioni simili in cui la formula "dolcetto Scherzetto" viene sostituita da filastrocche molto più colorite....


 Anche ad Assergi, fino a qualche tempo fa, c’era una simpatica tradizione: quella della “ciùcela vecchia" e della “ciùcela gnòva”.  Il pomeriggio dell'ultimo giorno dell'anno i bambini del paese andavano in giro per le case in cerca di qualche dolce o frutto (“ciùcela vecchia”) e si ripeteva la stessa cosa la mattina del giorno dopo, primo giorno dell'anno nuovo (“ciùcela gnòva”). A pensarci bene era la versione antica dell'attuale “dolcetto-scherzetto” che usano fare i bambini nella festa di Halloween.
VI RIPROPONIAMO UN VIDEO REALIZZATO DALLA GIORNALISTA GIUSI FONZI PER TELEABRUZZO NEL 2001. LA TRADIZIONE ERA GIA’ SCOMPARSA, MA E’ STATA RICOSTRUITA PER L’OCCASIONE CON LA PRESENTAZIONE DI ANGELO ACITELLI:

Fino agli anni 70, i ragazzi di Assergi svuotavano la zucca che poi veniva illuminata con la candela.  Con la cera recuperata dal cimitero si confezionavano le fiaccole che poi venivano usate di sera per racciaccarà (che consisteva nel cercare in mezzo alle vigne qualche grappolo d’uva rimasto dopo la vendemmia).

 



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