LA NOSTRA STORIA - LA VECCHIAIA DAL PASSATO AD OGGI

LA NOSTRA STORIA - LA VECCHIAIA DAL PASSATO AD OGGI.

 

- di Giovanni Altobelli -

 

 

Premessa.  La mia forte curiosità mi spinge a scoprire come venivano trattati i vecchi e anziani nel passato nei nostri paesi, cerco di narrare alcuni episodi successi nelle nostre parti nell’800/900, fino a descrivere in modo breve la vecchiaia di oggi. I fatti che sto per raccontare sono avvenuti nei paesi del circondario della città.  

BREVI RACCONTI. Da un documento di un atto di citazione del 24 novembre 1834 del Comune di Camarda per il Circondario di Paganica.  Una citazione dove si riferisce tra Anna Morelli vedova di Antonio Moscardi di Camarda, parte attrice nella causa 135 nella pretura di Paganica, contro i rispettivi figli: (Pasquale e Domenico Moscardi) parte convenuta. Da quanto si legge nel documento i due figli non vogliono accudire la vecchia madre. Paolo Baglioni genero di Anna Morelli e la figlia Giovanna Moscardi,  vogliono che i due figli maschi della Morelli si impegnino anche loro al mantenimento e alla assistenza della vecchia madre con alimenti di vario genere e vettovagliamenti: (farina e grano e un  ¼ di legumi ed altro per la sopravvivenza della madre), tale richiesta venne fatta dal conciliatore della pretura Pier Paolo Scipioni visto l’art. 22 n. 14 della Legge Organica Giuridica del 29.5.1817, il Cancelliere Giosuè Carrozzi  in data 1.12.1834 Letto e sottoscritto alle parti convenute.

RACCONTI ANZIANI DI FILETTO: Appena finita la guerra in paese c’era ancora la povertà e la miseria, i vecchi in alcune famiglie erano abbandonati a se stessi, privi di qualsiasi sostegno, alimentazione e assistenza.  A volte venivano lasciati nella più assoluta indifferenza dai figli adulti con le nuove famiglie. Si racconta che dopo gli anni 50 un vecchio del paese un certo Marcocci Ernesto nato nel 1880 venne abbandonato dai suoi quattro figli: una volta alla piazza della chiesa di Filetto il Fiduciario dovette far intervenire   i carabinieri per questo motivo. Il maresciallo della stazione CC. di Assergi chiamati al dovere i rispettivi figli disse loro: “Che ci dobbiamo fare di questo povero vecchio?”  Si resero conto che avevano sbagliato nella loro indifferenza verso il vecchio genitore lasciato solo nell’abbandono, allora decisero di prenderselo in assistenza e cura un mese a testa fino alla sua morte”.  

Altro episodio. Un vecchio filettese nato 1873 Cupillari Giacinto, mentre gli era morta la moglie durante la guerra Marcocci Rossana, avendo tre figli: due maschi e una femmina, avevano pensato di tenerselo il vecchio 30 giorni a testa; ma una volta d’inverno mentre lo custodiva la figlia femmina, avendo superato il 31 giorno cacciò il padre fuori da casa mentre nevicava. Questi sono semplici racconti del passato, quando c’era ancora povertà e miseria.

TRATTAMENTO DEGLI ANZIANI NELL’ERA MODERNA.  Appena finita la guerra, i vecchi ancora venivano trattati in malo modo, fin quando il governo cominciò ad erogare piccole pensioni di 5.000 lire, i figli li accudivano con più impegno, anzi con quei pochi soldi potevano far studiare i propri figli. Fino agli anni 60 i vecchi avevano poca assistenza sanitaria, diventavano sordi, mancavano i servizi igienici sanitari e a volte anche gli alimenti necessari.  Per i vecchi soli, senza eredi e parenti a volte interveniva anche la parrocchia del paese per dei piccoli aiuti ed infine gli lasciavano la proprietà.  Oggi nel terzo millennio i vecchi con il benessere sono trattati meglio, vivono in case di cura per anziani, nei vari istituti, hanno l’assistenza in casa, ma spesso succede che gli anziani vengono picchiati anche dagli stessi figli o dalle stesse badanti.  A volte c’è un fenomeno da parte di alcuni figli di un odio verso i vecchi genitori ed alcuni vengono anche uccisi.  Oggi i vecchi vivono più a lungo, la longevità delll'uomo, dovuta grazie alle scoperte scientifiche della medicina, quindi è giusto e doveroso che la famiglia e lo stato si prendano cura degli anziani e vecchi, in quanto è un patrimonio umano inestimabile per la loro ricchezza affettiva ed economica. Dobbiamo vegliare su di loro, in quanto anello debole della società. I figli devono essere sempre rispettosi verso i vecchi, poveri o ricchi, perchè è un dovere umano, morale e sociale.

Collezione fotografica storica di Giovanni Altobelli.



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