Buon Avvento 2023! - di Claudio Capodiferro

- di Claudio Capodiferro -

Oggi mi sento di condividere con voi un messaggio che ho ricevuto, chiaro e forte, dalle esperienze vissute in questi ultimi giorni.

 


Premetto che, ad una lettura superficiale, ciò potrebbe sembrare motivato da egocentrismo, o peggio, da narcisismo, ma, vi assicuro che, al contrario, lo faccio unicamente per solidarietà umana  verso tutte le persone che  conosco, in quanto ritengo che questa nostra breve vita non sia altro che un cammino verso la saggezza, la verità e l'amore, un cammino dove siamo tutti compagni di viaggio.
A volte ci sentiamo confusi e abbattuti, a causa di aspettative mancate e di cambiamenti di comportamento nei nostri confronti da parte di persone importanti nella nostra vita, il cosiddetto  "prossimo", cioè il vicino, il conoscente, il collega, l'amico, il parente, l'amato.
Ho sperimentato personalmente che la prima reazione che si prova è quella di voler chiarire il prima possibile, e rimettere tutto in ordine. Ma il risultato non è  garantito, anzi, a volte, si genera ancora più  confusione e distacco.
In questi momenti ci sentiamo smarriti, in un blocco mentale e fisico, senza più alcuna direzione da seguire.
Questo stato di sofferenza può durare giorni, mesi o anni, nei quali affrontiamo la nostra vita quotidiana senza entusiasmo e in modo automatico.
Poi, all’improvviso, vediamo che le nubi si diradano, il torpore svanisce è tutto ci appare più chiaro. Intravediamo la verità dietro comportamenti prima per noi inspiegabili. Riusciamo a capire empaticamente l’altro, i suoi stati d’animo e le sue reazioni emotive.
Ci accorgiamo di attraversare una fase di crescita interiore, dove comprendiamo che il buio iniziale era propedeutico alla luce che poi è sopraggiunta, che la desolazione ha lasciato il posto alla consolazione e la tristezza si è trasformata in serenità.
Domandiamoci quale sia stato il nostro atteggiamento mentale che abbia attivato il nostro “passaggio di stato interiore”. Provo a sintetizzare attraverso tre parole chiave.

La prima parola è “perdono”.
A volte il nostro sguardo è apparso assente, perchè distratto dai nostri pensieri e il nostro viso si è mostrato tirato, affaticato e privo della presenza di un minimo sorriso.  A volte non siamo stati gentili perché delusi o indignati. Per tutto questo dobbiamo chiedere perdono.
E nel caso avessimo noi subìto tali comportamenti, dobbiamo perdonare l’altro, e cercare di capire il suo stato d’animo in quel momento.
Il perdono ci libera da pensieri negativi e permette all’energia buona di scaldare il nostro cuore e di illuminare le nostre menti.
Ci permette di guardare noi stessi e gli altri con più ottimismo, minimizzando i nostri difetti e massimizzando i nostri pregi.
Il perdono ci rende benevoli verso noi stessi e verso gli altri, facendoci riprendere il nostro cammino con entusiasmo e facendo ritornare sul nostro volto un sorriso sempre sincero e luminoso.

La seconda parola chiave è "fiducia".
Prima accennavo al fatto che a volte reagire davanti a situazioni  negative con richieste immediate di chiarimento sia controproducente.
Mia nonna davanti a situazioni negative difficilmente risolvibili mi diceva sempre: "lascia fare a Dio".
Questa frase sintetizza bene il concetto di "fiducia".
Il male e il bene sono ovunque e a volte veniamo  investiti da negatività così inspiegabili e improvvise da sembrarci provocazioni create ad hoc.
È a questo punto che deve scattare in noi la fiducia nell'unica energia che può trasformare il male in bene, che può far ritornare il sereno, che "move il Sol e l'altre stelle, l'Amore.

La terza e ultima parola che sintetizza ciò che ci permette di far scattare il nostro "cambiamento di stato interiore" è "speranza".

Nelle Sacre Scritture c'è scritto che il Signore ci è più vicino nei momenti di  sofferenza. Allora la nostra speranza è quella di meritare sempre l'aiuto che ci viene dall'Alto.
La Divina Provvidenza conosce il nostro cuore e corre in nostro soccorso, illumina con la Verità le nostre  menti offuscate da giudizi negativi, e ripristina tra noi  stima, cordialità ed amicizia.
Ci consola e fa  risplendere sui nostri volti un entusiastico sorriso.
La nostra speranza è anche quella di continuare a credere che tutto ciò che accade nella nostra vita sia per il nostro bene, che niente capiti per caso ma, al contrario,  tutto sia finalizzato alla nostra felicità.
Con questa mia riflessione, che spero non vi abbia annoiato troppo, auguro a tutti noi tanta serenità. Buon Avvento 2023.



Condividi

    



Commenta L'Articolo