Ritardi igiustificati per la ricostruzione del Teatro comunale e la riconsegna del San Filippo

Il Consigliere comunale Alessandro Tomassoni di “Il Passo Possibile” e il Presidente della V Commissione Stefano Palumbo: nulla di fatto nell’odierna seduta per l’assenza (ingiustificata) di chi governa il processo di ricostruzione del Teatro comunale e la riconsegna del San Filippo.

Nel nostro intento di conoscere da cosa dipendesse, a 14 anni dal sisma, il mancato recupero del Teatro Comunale e di avere notizie sulla riconsegna alla comunità aquilana del Teatro San Filippo, pronto dal 2017 e mai riaperto, non possiamo che stigmatizzare (ancora una volta) la grave assenza nell’odierna seduta di Commissione degli Enti della Conferenza dei Servizi permanente, in primis della stazione appaltante, il Segretariato generale del MIC, come pure della Soprintendenza per i Beni Architettonici, Belle Arti e Paesaggistici per l'Abruzzo, dei rispettivi Direttori dei lavori e dei RUP di riferimento.

Tutto ciò accade nella città candidata a Capitale della Cultura 2026!

Così intervengono in una nota a margine della seduta di V commissione “Controllo e garanzia” presieduta dal Consigliere Stefano Palumbo e richiesta dal Consigliere Alessandro Tomassoni e dall’intero Gruppo consiliare di “IL PASSO POSSIBILE”

Gravissimo quanto accaduto oggi, senza precedenti, nel momento in cui si trattava di una commissione di certo non inquisitoria né d’inchiesta, come affermato a mio avviso impropriamente a mezzo stampa nei giorni scorsi dal Sindaco Biondi, piuttosto dell’unico mezzo a disposizione della minoranza di avere finalmente notizie sullo stato dell’arte del Teatro comunale e del San Filippo, a maggior ragione nel momento in cui nessuna risposta era sta data dal Vice sindaco in Consiglio ad una interrogazione di “IL PASSO POSSIBILE”, su cosa ostasse alla ripresa e conclusione dei lavori, quali  fossero le somme ancora a disposizione, i motivi della mancata individuazione ed utilizzo di fondi PNRR (che faranno la fortuna di Teramo e altri comuni abruzzesi evidentemente più virtuosi del nostro), quali le modalità e i tempi di riconsegna dei due tra gli edifici di maggior pregio in città – rappresenta il Consigliere Tomassoni.

Un silenzio assoluto da parte di chi governa la città, a fronte del susseguirsi negli anni dei proclami sulla riapertura, e degli attori responsabili della ricostruzione dei due importanti presidi culturali aquilani –afferma il Consigliere Palumbo.

Ad eccezione dei delegati per il Genio Civile e per il Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche,presenti oggi, gli altri facenti parte della preposta Conferenza dei Servizi permanente, pur regolarmente convocati, hanno ritenuto ancora una volta di mancare di rispetto alle nostre funzioni e al nostro ruolo di rappresentanti dei cittadini, che poi, insieme agli Enti culturali e alle Associazioni, sono più di tutti quelli che scontano il generalizzato mancato recupero di quei luoghi della cultura che hanno caratterizzato nel tempo la storia e l’identità della nostra città, di fatto imprescindibili per la ricostruzione sociale, stante la loro importante valenza aggregativa, e il rilancio economico dell’intero territorio- affermano i due Consiglieri.

Avremmo voluto risposte ufficiali e nei luoghi deputati e non a mezzo stampa o per pochi fortunati, magari a margine di qualche inaugurazione o taglio di nastro in città o solo in seguito alle lamentele dell’importante artista di turno presente in città, evidentemente come tanti altri costretto giocoforza a recitare in spazi sottodimensionati e ad adeguare il proprio spettacolo in una struttura quantitativamente insufficiente come il “Ridotto”, diventato ormai per pochi intimi.

In ogni caso il Sindaco, con le sue parole sui giornali, ha ammesso come manchino i fondi per ultimare il Comunale, circa 5 milioni di euro, certificando il “fallimento” dell'Amministrazione stessa e del Segretariato generale nell’iter di ricostruzione,“troppo oberato di lavoro” per sua stessa ammissione, avocando di fatto a sé e al Comune i futuri poteri decisori come nuova stazione appaltante dell’opera(!), ciò comportando, con tutta evidenza, tempi di ultimazione e riconsegna lunghissimi- continuano i consiglieri Palumbo e Tomassoni.

Dinanzi a questo atteggiamento di mancanza di rispetto istituzionale e risposte elusive verso le nostre iniziative sul tema Teatri cittadini, evidentemente dettate dall’imperdonabile inerzia e noncuranza progettuale e di spesa che sta accomunando, in generale, molti degli interventi di ricostruzione pubblica in città (Cinema Massimo, Auditorium “Carloni”, S.Agostino ed altri), sono ad annunciare fin d’ora una CONFERENZA STAMPA a stretto giro del nostro gruppo consiliare di “ IL PASSO POSSIBILE” – conclude il Consigliere Alessandro Tomassoni.



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