La profumata cucina aquilana, in un libro di Neda Accili

La profumata cucina aquilana, in un libro di Neda Accili

 


In una gremita sala della libreria Colacchi, all’Aquila, giovedì 14 dicembre si è svolta la presentazione del libro "La profumata cucina aquilana” (Annulli Editore), della Giornalista Neda Accili Salutari, specializzata in giornalismo medico-scientifico e grande appassionata di gastronomia e tradizioni popolari.
La serata è stata coordinata dal giornalista Carlo Gizzi, con la partecipazione oltra all’autrice, di Vincenzo Battista, scrittore, giornalista ed etnofografo, ed Ermenegildo Bottiglione, enogastronomo.
Il libro raccoglie la memoria dei sapori e dei profumi della tradizione, della cucina contadina e quella dei pastori, ma anche le ricette dei signori dell’Ottocento, che utilizzavano zafferano e tartufo.
Sulla copertina l’immagine di una ferratella, che rappresenta il rosone della basilica di Collemaggio, realizzato da Massimo Della Morte.
Nelle pagine del testo le antiche ricette del capoluogo d’Abruzzo e non quelle di tutta la regione, “perché di libri che raccolgono piatti tipici dei nostri territori ve ne sono parecchi, ma sulla cucina aquilana no”, spiega l’autrice, originaria di Acciano (L’Aquila), ma da sempre in città.
“Mi sono documentata, ho effettuato delle ricerche, perché non ci sono testi sulle ricette aquilane. Nei libri, spesso, si parla di chitarra alla teramana o di altre preparazioni che, nella visione comune, sintetizzano il concetto di cucina abruzzese, ma da territorio a territorio i piatti, i profumi, i ricordi dell’infanzia legati ai pranzi e alle cene di famiglia cambiano. C’era un testo del 1982 che si era focalizzato sulla cucina aquilana, ma non si trova più. Così ho deciso di portare avanti questo progetto, ma ho dovuto svolgere un lungo lavoro di ricerca, prima di scrivere”, spiega Neda Accili.
Il libro, un breve saggio-ricettario dedicato ai buongustai, raccoglie la memoria dei sapori e dei profumi della tradizione, partendo dalla cucina contadina e da quella dei pastori, “senza tralasciare le ricette dei signori dell’Ottocento, che utilizzavano zafferano e tartufo”, dice l’autrice.
Nello specifico, le preparazioni culinarie del volume sono state divise in capitoli che vanno da I sapori delle terre del Gran Sasso alla Cucina contadina e a quella dei signori dell’Ottocento fino alle ricette di Guido Rispoli, blogger, fotografo e custode delle tradizioni culinarie della terra aquilana.
Le foto dei piatti sono presenti in questa parte, ma non quando si parla di ricette contadine. “Una scelta la mia, perché in tal caso si tratta di ricette conosciute dalle persone di una certa età che hanno una visione del piatto personale, soggettiva. In alcuni di questi piatti che racchiudono i sapori dell’entroterra montano non sono indicati gli ingredienti nel dettaglio, perché spesso le dosi non erano precise. Io seguo questa linea, per esempio, ma non sono di certo l’unica”, spiega Neda Accili.
Tra le varie ricette inserite nel testo la zuppetta di pomodoro, con uova fresche e pomodoro dell’orto, i maccheroni fatti a mano con le noci, il ragù di castrato, il croccante di Natale e la pizza di Pasqua.

 



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