I DOLCI DI NATALE - LE FERRATELLE

Tratta dal libro "La profumata cucina aquilana” (Annulli Editore), della Giornalista Neda Accili Salutari, pubblichiamo la ricetta di un dolce di Natale che viene mangiato tutto l'anno.

LE FERRATELLE

In Abruzzo ogni famiglia possedeva il suo ferro delle pizzelle, un utensile in ferro battuto a forma di grosse forbici decorate con motivi floreali e con impresso all’interno il monogramma della casata. Il ferro faceva anche parte della dote delle spose.

Oggi esiste un ferro che riproduce alla perfezione il rosone di Collemaggio, simbolo del capoluogo abruzzese, scaturito dalla fantasia e dalla creatività del giovane artigiano Massimo della Morte
Il nuovo «ferro» rappresenta un connubio tutto aquilano che unisce l’arte e la «storia dolce» della città.
«Io mi regolo così per la cottura: recito l’Ave Maria, a Gesù giro il ferro e recito la Santa Maria», dicevano un tempo le donne di casa.
Un uovo, un cucchiaio di zucchero, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, buccia grattugiata di limone, anice in semi o poca essenza di liquore d’anice.
Unite all’uovo lo zucchero, montate insieme all’olio il limone, l’anice e la farina, quanto basta a ottenere una pasta piuttosto morbida (100 g) simile a quella degli gnocchi.
Dalla pasta bisogna ricavare piccoli gnocchi. Fate riscaldare il ferro su entrambi i lati e passatevi della cotenna di maiale per prepararlo alla cottura. Mettete la pasta nel ferro e schiacciate con energia. Chiudete il ferro e aspettate qualche istante, girate e ripetete l’operazione.
Ferro con «ferratelle»
Le ferratelle sono ottime da sole e si conservano per lungo tempo. Sono ottime anche farcite con miele e marmellata d’uva.



Condividi

    



Commenta L'Articolo