IL TEMPO DI DIO - GRECCIO, COME A BETLEMME

Una nuova puntata della rubrica settimanale IL TEMPO DI DIO, prodotta dal quotidiano online: "L'Aquila Blog" e condotta da Don Osman Prada, (Padre Ralf) In questa nuova puntata: GRECCIO, COME A BETLEMME


Il presepe è la rappresentazione del “miracolo della nascita di Gesù”. È un modo di far presente nelle nostre case, il mistero dell’incarnazione del figlio di Dio, in forma visibile. Infatti, attraverso di essa ricordiamo il vero significato della celebrazione del Natale come tradizione cristiana. La semplicità, l’umiltà, l’iniziativa di Dio di voler entrare nella nostra storia e nella nostra vita.
È il mezzo che abbiamo per contemplare l'essenza dell'amore di Dio, rappresentato dalla Sacra Famiglia, Giuseppe, Maria e il Bambino Gesù. È una catechesi per piccini, ma anche per i grandi.
Questa bellissima usanza nasce la vigilia di Natale dell'anno 1223, quando San Francesco d'Assisi resse il primo presepe per festeggiare il Natale di Gesù, in un piccolo borgo reatino chiamato Greccio.
Il desiderio di Francesco, era quello di poter sentire in carne propria sofferenze e sacrifici, disagi e difficoltà, ciò che hanno provato Maria, Giuseppe e soprattutto il bambino Dio, quel giorno, o meglio quelli giorni.
Oggi per noi sono giorni di festa, ma per la sacra famiglia, sono stati giorni davvero difficili e di grandi disagi. Ricordiamolo, in mezzo a Maria e Giuseppe, si trovava un piccolo fanciullo, Gesù. Era Dio, ma anche vero Uomo. Sentiva freddo, aveva fame, piangeva e rideva.
Fare il presepe, contemplare il presepe, pregare intorno al presepe, è un'usanza molto importante nelle nostre case cristiane, proprio perché in realtà, la santa famiglia di Nazaret, così umana, così divina, ci insegna che in mezzo alle difficoltà e disagi, il migliore atteggiamento da prendere  è quello di fidarsi alle promesse di  Dio, alla sua volontà.
Si è vero, a volte i  progetti di Dio, sono imperscrutabili e difficili di capire soltanto con la nostra ragione, ma che avere fiducia in Lui è un bene, ma confidare e abbandonarsi in Lui, conviene.
Ricordo con affetto e nostalgia, quando in famiglia approfittavamo il momento della preghiera intorno al presepe per rafforzare i lacci dell’unità familiare; e soprattutto quando i miei genitori coglievano questo momento per insegnarci e invitarci ai più piccoli, di identificarci con un personaggio del presepio. Ogni anno dovevamo scegliere un personaggio e motivarlo.
Che personaggio vorresti essere nel presepio? In realtà in questo presepe, scenario della nostra salvezza ci sta tutta l’umanità. Ci sono io, ma anche ci sei tu. Lui è venuto per tutti.

 



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