Bandiere e lacrime per l’addio a Roberto tornato a Castelvecchio

Adesso Roberto riposa tra i suoi amati monti, a Castelvecchio Calvisio. Non è solo. Ha accanto la mamma Nadia Ciuffini, strappata alla vita la notte del 6 aprile 2009. Il suo ragazzo l’ha seguita a distanza di tre anni. Roberto Bonura aveva 30 anni, era figlio di Angelo, avvocato ed ex vicesindaco della città. Non è più tornato a casa da un viaggio alle Canarie, in Spagna, che si è concluso nel modo più tragico. Ieri, nella chiesetta di San Cipriano, nel piccolo centro montano, i funerali sono stati celebrati da padre Alberto Valentini, affiancato da padre Luciano Antonelli, don Juan de Dios Vanegas Gallego e padre Antonio Curani. Una cerimonia toccante e molto partecipata. Centinaia di persone si sono strette attorno al papà Angelo, al fratello Adolfo e alla sorella Cinzia. Proprio lei ha voluto leggere a tutti i presenti un pensiero di Roberto. Parole che sono risuonate come un inno alla vita, scritte dal giovane in onore delle vittime del terremoto e della sua adorata mamma: «Noi tutti abbiamo una grande responsabilità: il rispetto del dono più grande di tutti, la vita. Quella vita che ai nostri angeli è stata tolta. Dobbiamo perciò sorridere e donare il sorriso a chi ci è vicino e magari i nostri angeli dall’alto sorrideranno con noi».
 Padre Alberto, nella sua omelia, ha sottolineato: «Siamo sicuri che il Signore dice a Roberto oggi alzati, riprendi la vita, te lo ordino io, vivi la vita eterna. E vogliamo credere che lo consegni di nuovo alla sua famiglia». Nella chiesa tutti gli occhi erano rivolti al viso sorridente di Roberto, nell’immagine posta accanto al feretro, ricoperto da una bandiera del gruppo degli sbandieratori dell’Aquila di cui faceva orgogliosamente parte. Gli stessi che, all’uscita, lo hanno atteso con le bandiere alzate, per poi scortarlo verso l’ultimo viaggio, tra le vie del paese. Increduli e profondamente commossi i suoi amici, che non vogliono accettare l’ipotesi del suicidio, avanzata dalle autorità spagnole. Ai funerali hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, con i gonfaloni del Comune e della Provincia, dove Roberto lavorava.

(Da Il Centro)



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