Anno giubilare del 2025: opportunità per la città o ennesima occasione persa?

Il Passo Possibile sull’anno giubilare del 2025: opportunità per la città o ennesima occasione persa come per l’anno della Misericordia?

 

 

“La Porta Santa rimarrà aperta ma con essa la Perdonanza rimarrà aperta tutto l’anno?”

E’ quanto ci chiedemmo, tra speranze e buoni propositi,  immediatamente dopo aver accolto con infinita gratitudine l’enorme gesto con cui Papa Francesco, i giorni seguenti alla sua visita in città il 30 agosto 2022 , annunciò la possibilità di ottenere l’indulgenza plenaria estendendo fino alla successiva edizione della Perdonanza Celestiniana 2023 l’apertura della Porta Santa.

Un evento di portata mondiale che avrebbe dovuto impreziosire l’intero anno della Misericordia che ci separava dalla Perdonanza 2023, con importanti ricadute sul territorio in fatto di presenze, pellegrinaggi, visite nei luoghi di Santo Celestino V e che invece, nonostante proposte e auspici  in tal senso sollecitati da vari livelli culturali cittadini e spunti di riflessione politica in diverse Commissioni in Comune, si è dissipata la straordinaria valenza e il potenziale indotto economico, turistico e d’immagine per la città, rivelandosi l’ennesima occasione persa...

Così intervengono in una nota congiunta i Consiglieri comunali de “Il Passo Possibile” Elia Serpetti, Emanuela Iorio, Massimo Scimia, Alessandro Tomassoni.

D'altronde che non se ne sarebbe colta l'importanza si capì  fin dal giorno dell'arrivo del Pontefice in città, ben 16 mesi fa: in pochi sapevano dell'evento, di quel giorno né il semplice cittadino né i  turisti ( anzi visitatori, si passa di qui ma non si pernotta, lo dicono i dati) venuti a l’Aquila possono custodirne un ricordo perché non si è avuta neanche la capacità di creare un gadget con l’immagine del Papa abbinata a quella della città…..illogico fu pure non coinvolgere direttamente i commercianti e le attività del centro storico che ben avrebbero potuto ( e voluto) accoglierne il passaggio, .

Oggi che rimane effettivamente di allora? Un evento, di fatto, fine a sé stesso e poi il nulla.

Quella stessa disorganizzazione e poca lungimiranza, d’altronde, riscontrabile nell’annuale organizzazione della Perdonanza, e lo abbiamo denunciato più volte invocandone a gran voce di farne una Fondazione culturale che dia lavoro in tempi difficili e che lavori tutto l’anno all’evento e non per poche settimane, ridotta ( panem et circenses) a ingenti spese per spettacoli fini a sé stessi e di cui si ha notizia solo a pochi giorni dall’evento, con evidenti svantaggi per gli operatori turistici costretti a rincorrere piuttosto che organizzarsi in tempo e sottodimensionando colpevolmente l’alto valore spirituale legato alla figura centrale di Celestino V.

Sicuramente apprezzabile il marketing e la promozione del territorio sui social, specie per i più giovani, gli sforzi profusi nel tentare di creare rete e cooperazione con altre realtà culturali/religiose nazionali e internazionali, che però “viaggiano” da sé ormai da tempo, già consolidate, con i loro simboli, Marcia del Perdono ad Assisi, Festa della Taranta in Puglia, Settimana Santa di Siviglia, su tutte…

Ora il Giubileo 2025: un’altra occasione persa o una sfida, finalmente, da vincere, con molto tempo a disposizione? Di certo non possiamo ripeterci negativamente, piuttosto "ritentare" e fare di più.

A nostro avviso rimangono inaffrontate le necessità primarie e basilari che già latitano in una situazione “ordinaria”: l'accoglienza delle centinaia di fedeli e dei turisti che verranno in città per l’occasione che non può prescindere dall'offerta di servizi essenziali e da scelte strategiche e gestionali bene definite, in primis la valorizzazione dei tanti nostri siti turistici rendendoli maggiormente fruibili, coinvolgendo e interagendo realmente, torniamo a dirlo, con gli operatori del settore turistico e i commercianti cittadini e del territorio circostante, le strutture ricettive….

In poche parole: va bene la pubblicità ad opera del blogger religioso sui social network ma se viene il turista e non trova a Collemaggio ( che sarà il centro nevralgico del giubileo aquilano)  un servizio igienico o un punto ristoro o un parcheggio dedicato ai BUS, come pure un totem/percorso descrittivo della storia di Celestino V, se non si crea un secondo INFOPOINT turistico sul posto finalizzato all’accoglienza dei pellegrini (come d’altronde più volte richiesto e promesso), se non si fa sinergia con gli operatori turistici e le strutture ricettive cittadine per ora e per tempo, si continuerà a rimanere indietro e i buoni propositi rimarrano tali anche in quest’occasione…..

Serve, perciò, una sinergia stabile, una condivisione operativa e organizzativa fra l’Aquila e Roma Capitale nel percorso giubilare (bene averla stabilita in una mozione promossa dall’Assise capitolina) in termini di contributi materiali, che immaginiamo arriveranno sostanziosi e che dovranno essere utilizzati con criterio, e nondimeno fra la Curia aquilana e il Vaticano stesso, non a caso il Cardinale Petrocchi  ha più volte rimarcato l’esigenza sociale e spirituale di “saldare” il rapporto fra Perdonanza e Giubileo nei comuni valori tradizionali e identitari religiosi: ospitalità,  solidarietà  e pace.

 Un banco di prova significativo per la città, dobbiamo essere all'altezza: solo così l'Aquila, la città del Perdono, potrà essere protagonista e parte integrante del Giubileo 2025, sulla scia dell’importanza dell’evento e dell’enorme impatto che questo può e deve rappresentare per tutti noi sia dal punto di vista spirituale che materiale, a patto che chi governa la città ne colga in tempo, almeno stavolta, l’irripetibilità dell’occasione...



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