IL MADRIGALE “NEVE NON TOCCA” MUSICATO DA LORENZO PEROSI

IL MADRIGALE “NEVE NON TOCCA” MUSICATO DA LORENZO PEROSI E’ DEDICATO ALLA “MADONNINA DEL GRAN SASSO” E NON ALLA MADONNA DI LOURDES.

 

- Di Camillo Berardi -

 

Dal 4 all’8 settembre 1935 si celebrò a Teramo l’XI Congresso Eucaristico Nazionale presieduto da S.E il Cardinale Pietro Fumasoni Biondi, avente come tema l’Eucaristia nella Sacra Scrittura, al quale partecipò anche il M° Don Lorenzo Perosi. Nella città Interamna il grande compositore fu ospite di Mons. Domenico Valerii, futuro Vescovo dei Marsi e nella sua abitazione trovò il testo di una poesia di sei versi scritta dal proprio ospite. Il componimento recita:

Neve non tocca la tua veste appare,

Cingi una zona del color del mare.

E a quei che a tanta altezza t’ha levata.

Volgi gli occhi soavi o Immacolata.

Più ti contemplo e dal caduco limo,

Più libero mi sento e mi sublimo

Il M° Perosi, con la  sua straordinaria velocità, in brevissimo tempo, musicò la poesia per coro a quattro voci dispari. Monsignor Valerii aveva dedicato il componimento alla “Madonnina del Gran Sasso”, il cui simulacro - proprio in quell’occasione - fu collocato in cima all’Arapietra a quota 2005 metri di altezza, in un ambiente grandioso, dominato dai culmini del Corno Piccolo e del Corno Grande del Gran Sasso. Nella medesima circostanza fu realizzato il sentiero per portare la statua della Madonnina da Prati di Tivo in questo luogo superbo e incantevole. I versi di “Neve non tocca” furono scritti da Monsignor Valerii, per partecipare al Concorso che avrebbe dovuto scegliere l’ “Inno ufficiale dell’XI Congresso Eucaristico Nazionale”, ma il componimento musicato dal Perosi non fu preso in considerazione, essendo stato composto da personaggi estranei al territorio. Nel Concorso fu premiato il canto “Avanti!”, che non ho mai avuto il piacere di ascoltare, scritto da Don Pasquale Del Poggio di Morge di Campli e musicato dal M° Don Lavinio Virgili. Quest’ultimo era sicuramente un bravo musicista, che - tuttavia - non era al livello artistico del grande M° Lorenzo  Perosi. L’insigne compositore Perosi ebbe giudizi lusinghieri di Giuseppe Verdi. Pietro Mascagni e Giacomo Puccini lo onoravano della loro stima e della loro amicizia, peraltro, Puccini - in uno scritto - affermò che “C’è più musica nella testa di Perosi che in quella mia e di Mascagni  messe insieme”. Arturo Toscanini nel 1901 presentò a Milano, in prima esecuzione mondiale, l'oratorio “Mosè” di Lorenzo Perosi, con la partecipazione dell’Orchestra della Scala; il componimento è un poema sinfonico vocale con un prologo e tre atti per soli, coro ed orchestra. Il successo fu enorme e  Pietro Mascagni, dopo averlo ascoltato, commentò: “Se questo comincia a scrivere opere siamo fritti".

Nel 1898 Papa Leone XIII nominò Monsjgnor Perosi “Maestro Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina”, incarico che ricoprì sino alla sua morte avvenuta nel 1956. Il papa Paolo VI, ricordando Lorenzo Perosi a 100 anni dalla sua nascita, in un’omelia così si espresse: “ Lorenzo Perosi con le sue mirabili composizioni e con l’influsso del suo genio puro, riportò la musica sacra ad essere espressione sincera del flusso divino, liberandola da un decadentismo che l’aveva colpita in un periodo precedente”. L’insigne M° Perosi, prima di essere nominato “Maestro del Coro della Cappella Sistina”, aveva frequentato il Liceo Musicale di Santa Cecilia di Roma, seguì un corso di studi a distanza organizzato dal Conservatorio di Milano, fu maestro di canto presso l’Abbazia di Montecassino, si diplomò al Conservatorio di Milano, continuò a studiare nella città di Ratisbona, fu maestro di cappella ad Imola e divenne direttore della Cappella Marciana della Basilica di San Marco a Venezia. Nella sua vita compose più di 4.000 opere.

La scelta del componimento “Avanti!” per l’ “Inno ufficiale” dell’XI Congresso Eucaristico Nazionale di Teramo, sicuramente umiliò il M° Perosi, peraltro, il suo madrigale fu eseguito rarissimamente in Abruzzo e nessuno ne conosceva l’origine abruzzese.

In altre regioni d’Italia, invece, il madrigale perosiano fu apprezzato moltissimo ed eseguito da tanti Cori polifonici, ma - ancora oggi - il brano “Neve non tocca” è singolarmente conosciuto come un canto dedicato alla Madonna di Lourdes o alla Vergine Immacolata, ignorando le vere origini, non sapendo che il canto è dedicato alla “Madonnina del Gran Sasso”.  Anche i numerosi Cori italiani che eseguono il madrigale perosiano, non citano mai l’autore dei versi, Monsignor Domenico Valerii, perché non ne sono a conoscenza.

Di seguito viene riportato un video per ascoltare il madrigale “Neve non tocca”, con il testo, eseguito dal “Coro Città di Desio”, per poter apprezzare la freschezza del componimento e l’intreccio sapiente delle voci, senza farsi condizionare dall’ “apparente semplicità” musicale.  

Gli abruzzesi devono essere grati al genio di Perosi che, oltre al Madrigale “Neve non tocca” dedicato alla “Madonnina del Gran Sasso”, ha musicato anche il maestoso “Inno al Gran Sasso d’Italia”, con testo dell’Arcivescovo aquilano Augusto Antonino Vicentini, in occasione dell’inaugurazione della chiesetta “Madonna della Neve” a Campo Imperatore, avvenuta il 20 settembre 1936, offrendo - nel pomeriggio nello stesso giorno - la prima esecuzione assoluta dell’ “Inno al Gran Sasso” con 60 Cantori della Cappella Sistina da lui diretti, in un concerto straordinario  tenuto nella splendida cornice della Basilica di San Bernardino a L’Aquila.

Ci auguriamo che questi componimenti storici di un glorioso passato, possano essere conosciuti ed eseguiti, quanto prima, da qualcuna delle numerose compagini corali esistenti in Abruzzo.

 



Condividi

    



Commenta L'Articolo