8 Marzo un giorno per tutti i giorni - di Giacomo Sansoni

8 Marzo   un giorno per tutti i giorni

 

- di Giacomo Sansoni

 

 

 

Al di fuori degli adescamenti commerciali, vorrei spendere minime parole per rendere omaggio a tutte le donne

 

Intanto una premessa del tutto personale, che spero possa essere condivisa anche dagli uomini.

 

La donna deve avere sicuramente qualche qualità di superiorità, visto che nei 12.000 anni di umanesimo, per mantenere il loro predominio, gli uomini si sono tanto industriati a professare il loro maschilismo.

 

Molti sono i disconoscimenti del genio femminile. Solo a titolo di esempio si propongono alcuni esempi nel campo scientifico, dove i riconoscimenti hanno riconoscibilità oggettiva.

 

Jean Purdy: Fecondazione in vitro: Scoperta raggiunta insieme a due biologi maschi, eppure nella targa del proprio ospedale non compare il nome della Purdy.

 

Nettie Maria Stevens che fu la prima a proporre un metodo per la determinazione ereditaria del sesso attraverso i cromosomi, codificando le basi scientifiche e metodologiche che, con l’utilizzo della drosofila (moscerino della frutta) portarono a nuove acquisizioni, quali l’associazione genica, per le quali T.H. Morgan ricevette il premio Nobel nel 1933.

 

Esther Zimmer Lederberg Microbiologa che insieme al marito scoprì un virus batteriofago il quale infettava i batteri e mise a punto la tecnica del trasferimento batterico da una capsula Petri all’altra. Per tali ricerche nel 1958 ricevette il premio Nobel solo il marito.

 

Jocelyn Bell Burnell: Dottoranda in astrofisica, scoprì le stelle pulsar. Antony Hewish, suo relatore nel 1974 ricevette il premio Nobel.

 

Mileva Maric Einstein la quale contribuì, braccio a braccio con il marito Einstein, tanto da definirsi “ein stein” una sola pietra, alla formulazione della relatività, senza che le sia stato riconosciuto alcun merito.

 

Rosalinda Franklin: Chimica e biochimica i cui studi innovativi sulla cristallografia del DNA, furono rivelatori della sua struttura a doppia elica, scoperta per la quale Watson e Crick, nel 1962 ricevettero il premio Nobel. In questo caso non vi è stato nemmeno il riconoscimento della sua buona fede, se non avvedutezza, perché la Franklin, senza ritegno aveva condiviso i suoi risultati con la comunità scientifica, se non addirittura rubati da Watson e Crick.

 

Lise Meitner: che insieme a Otto Hahn e Otto Frisch hanno scoperto la fissione nucleare dell’uranio. Nonostante la sua ennesima candidatura al premio Nobel, non lo ricevette mai, come invece fece Otto Hahn nel 1944.

 

Donne sappiate farvi riconoscere il ruolo che vi è proprio!

 

Per chiudere recito una poesia, intitolata Donna:

 

  Donna

 

L’onnipotente Dio o caso, possessore dell’illimitata tristezza di non essere altro,

dopo aver fatto il mondo e impastato di terra, di sputo e d’orgoglio l’uomo,

si fermò a pensare a come poterlo invidiare, così fece la donna.

La fece nomade della speranza;

La fece bella perché infervorasse all’amore.

La fece dea delle incarnazioni e, perché si entrasse nel vestito della vita,

sgranò, a chicchi di rosario il tempo, nel suo utero gemmario.

Con un vizio originale, la fece su cui a strati si deposita la madreperla che la fa preziosa.

La fece padrona del peso e delle leggerezze.

Felice la fece nella tristezza e triste nella felicità;

che infondesse felicità quando la si desidera e povertà se la si possiede.

La fece di vetro, perché a iride il sole ne declamasse la meraviglia.

La fece fragile cristallo, quando oltraggiose mani ne fanno scaglia che lacera e taglia.

La fece di fuoco, per le fredde notti di esagerate stelle;

La fece di ghiaccio, perché a scioglierne le rime, s’inorgoglisse il calore.

La fece di aria e vento, perché della speranza fosse mulino.

La fece d’acqua perché le maree patisse.

La fece nuda perché la malizia la vestisse.

Donna che quanto più si spoglia, tanto più si nasconde.

Donna, come lo zero in matematica, magnifichi ogni cifra o la umili.

Donna perdonare sai, ciò che dimenticare non vuoi.

Donna che, delle ore che ti dedicammo sai fare opere non vane,

all’alba dipingi il mattino, a sera peschi il tramonto e lo trai a riva.

Donna sei margherita, rosa o tulipano, che mai apre corolla invano.

Donna sei contezza, donna sei alterezza, sei risolutezza;

Donna sei fralezza, donna sei purezza, sei delicatezza;

Donna sei accortezza, donna sei scaltrezza, sei destrezza;

Donna sei avvedutezza, donna sei fermezza, sei fierezza;

Donna sei malizia, donna sei astuzia, sei furbizia;

Donna sei magia, sei malia;

Donna sei donna e così sia.

 



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