Nella valle del Raiale Una Cicloescursione “Tra storia e preistoria”

Foto di Bruno Marconi - Organizzata dalla Sezione CAI di L’Aquila, si è svolta domenica 3 giugno una cicloescursione: “Tra storia e preistoria” in un percorso che ha toccato- CAMARDA, ASSERGI, SAN PIETRO. La giornata ha visto l’interazione tra il gruppo di cicloescursionismo ed il gruppo speleologico, abbinando alla cicloescursione della mattina, la visita di Grotta a Mare nel pomeriggio.
La partenza e l’arrivo della cicloescursione, presso il Bar Il Ruscello, nel borgo di Camarda, sulla Strada provinciale 17bis, antistante la farmacia del paese.

Descrizione ciclopercorso: risalendo il lato destro orografico di una parte di valle pedemontana denominata del Vasto, alla base della catena occidentale del Gran Sasso, sotto la linea ideale che unisce il Monte Pizzo Cefalone al Pizzo di Camarda passando per la Cresta delle Malecoste. La vista della maestosità del dislivello di tale catena ci accompagna per l’intera gita, con ottima visibilità sulla destra del percorso.Sulla sinistra si intuisce la presenza del torrente Raiale che più a monte trova le sue sorgenti, il quale sarà visibile sul ritorno.Il percorso si è sviluppato ad anello il cui tratto di andata avendo una quota altimetrica superiore risulta più aereo.La conformazione orografica della valle del Vasto presenta numerose grotte di piccolo e medio volume mentre una è di rilevante interesse sia geologico che antropologico: Grotta Amare, 960 m.s.l.m.

E’ una grotta di origine carsica dove le acque percolanti dalla superficie hanno solubilizzato il calcaree rendendo la grotta oggi costituita da quattro camere. Di esse una è aerea e ne costituisce l’accesso mentre le restanti sono visitabili con attrezzatura speleologica. Le ultime due camere sono riempite parzialmente di acqua e scendono fino al livello della valle ( circa 880 m). La grotta con buona probabilità ha ancora camere da esplorare. La camera aerea è stata dal periodo paleolitico da riparo e vissuta da ominidi fino all’età del bronzo. Testimonianza a questo sono i suppellettili ritrovati e ancor più sbalorditivo i resti scheletrici di tre individui risalenti a periodi differenti.

Arrivati a S.Pietro della Jenca, 1150 m.s.l.m.,agglomerato di case pastorali del paese di Camarda utilizzato dai pastori nei periodi estivi ed oggi rivalorizzato per nuove tendenze di recupero artistico, turistiche e spirituali in seguito alle numerose visite di Giovanni Paolo II.

Ad esso sono state erette varie stele commemorative e dato il suo nome ad una cima in prossimità di Pizzo Cefalone (2444 m). Dopo una visita all’agglomerato urbano, un sentiero per tornare al paese di Assergi che costeggia lo stesso versante vallivo ma più vicino al fiume dove si aprono altre piccole cavità e si incontrano i ruderi di S.Maria della Croce.
 



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