I segreti della chiesa di Sant'Egidio a Campo Imperatore

Una panoramica sui risultati della campagna di scavo archeologico effettuata tra il 2016 e il 2018 sul sito di Sant'Egidio a Campo Imperatore in provincia dell'Aquila: questo il contenuto del volume Alessio Rotellini Achille Giuliani e Fabio Lorenzetti dal titolo 'S.

 

 

Egidio a Campo Imperatore - Analisi storica e archeologica attraverso un sito d'altura (secoli XII - XX)' (Edizioni D'Andrea, pp 272, 40 euro), che è stato presentato all'Auditorium della Fondazione Carispaq, nel centro del capoluogo. Alla conferenza hanno partecipato, tra gli altri, il presidente dei soci della Fondazione Carispaq, Fabrizio Marinelli, e il professore di Archeologia Medievale dell'Università dell'Aquila, Alfonso Forgione, i curatori e gli autori del libro.
    Sant'Egidio è una piccola chiesa pastorale posta a 1.680 metri di quota nel cuore del Gran Sasso è stato luogo di transumanza e quindi rifugio per i pastori che d'estate vi stanziavano con i loro animali, per tutto il Medioevo è stato anche luogo di culto ed ospizio. Il volume presenta quindi un'analisi archeologica che, per la prima volta, ha riguardato la transumanza tra l'Abruzzo e la Puglia.
    Lo scavo, sostenuto dalla Fondazione Carispaq e dall'Amministrazione dei Beni di Uso civico Paganica San Gregorio in collaborazione con il Parco Nazionale Gran Sasso-Monti della Laga e la con la Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio per le province di L'Aquila e Teramo, ha restituito diverse tipologie di reperti importanti. Tra questi, ceramiche e oggetti devozionali, tra i quali si segnalano le borracce del pellegrino e le medagliette votive. Nella consistente quantità di reperti metallici spiccano le monete, con i numerosi falsi d'epoca, e i proiettili di archibugio, utili a restituire la dimensione quotidiana della vita dei pastori dal Medioevo fino al Novecento. Lo scavo ha permesso anche di riportate alla luce alcune sepolture medievali degli stessi pastori e una sepoltura anomala: si tratta di un individuo ucciso con fendenti di spada e deposto in posizione prona secondo un rituale esorcizzante atto a impedire il "ritorno" nel mondo dei viventi.



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