78 anni fa, veniva depositato il brevetto della Vespa, Il progettista era un abruzzese

 

Il 23 aprile 1946, 78 anni fa, veniva depositato il brevetto della Vespa Piaggio; nessuno poteva immaginare che quel "motoscooter" sarebbe diventato un mito mondiale (in foto, fra le altre, Gregory Peck e Audrey Hepburn in vespa in "Vacanze Romane", 1953).
Il progettista della vespa era un abruzzese.
Nato a Popoli (PE) nel 1891, si chiamava Corradino D'Ascanio ed è stato uno dei più grandi ingegneri aeronautici italiani, ideatore anche del primo prototipo di elicottero moderno.
Nel 1945 la Piaggio aveva già costruito una mezza vespa chiamata Paperino, soprannominata presto "Brutto Anatroccolo": un costoso fallimento. Enrico Piaggio, a quel punto, ebbe una pensata: "Per fare qualcosa di nuovo ci vuole qualcuno che non abbia mai progettato una motocicletta, meglio ancora se abruzzese"... quel qualcuno, pensa tu il caso, "detestava le motociclette".
D’Ascanio si mise al lavoro e in pochi giorni presentò un progetto rivoluzionario e vincente: sfruttando le sue conoscenze aeronautiche creò una moto priva di struttura tubolare in acciaio e, grazie a questo, priva di tunnel centrale (il nostro odiava "scavalcare" per sedersi in moto). Adottò una sospensione anteriore ispirata a quella dei carrelli per aerei e implementò un motore concettualmente derivato dai motori d'accensione aeronautici. Spostò inoltre - geniale intuizione - il cambio sul manubrio.
In soldoni, Corradino donò al mondo un simbolo di costume e un rivoluzionario mezzo di locomozione.

 



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