Il ministro Barca: pronti 90 milioni per le imprese

Tutti si aspettavano notizie certe su fine del commissariamento , passaggio di poteri da Chiodi ai sindaci, approvazione dei piani di ricostruzione e in particolare di quello dell’Aquila. Invece nulla di tutto questo. Il ministro per la coesione territoriale Fabrizio Barca ieri è arrivato all’Aquila di corsa da una visita in Umbria e Marche per lanciare sugli aquilani la solita valanga di numeri. Il senso dell’elencazione è stato: non è vero che nulla è avvenuto in questi tre anni, tante cose si sono concretizzate ed è stata già liquidata una montagna di soldi. Uno spot elettorale per il presidente-commissario Chiodi che aveva fatto trapelare nei giorni scorsi un certo fastidio suo e dei suoi collaboratori per un Barca troppo pro-Cialente. Il ministro ha subito stoppato le velate critiche e con inopportune battute sarcastiche ha bacchettato chi dice «che all’Aquila è ancora tutto fermo». Dunque per sapere qualcosa di più sui destini della città terremotata bisognerà attendere venerdì, quando l’inviato di Monti tornerà nel capoluogo e in una assemblea pubblica – pare sempre a palazzo Silone – svelerà i suoi progetti. Da quel poco che si è capito il passaggio dei poteri ci sarà in tempi brevi ma non è certo che la data sia quella del 30 giugno. Nascerà un ufficio di coordinamento che seguirà la rinascita dei piccoli Comuni mentre il Comune dell’Aquila dovrebbe attrezzarsi da solo. Il controllo sui fondi erogati dovrebbe far capo direttamente al ministero dell’economia. In verità dai dietro le quinte si scopre che una idea su come sarà il passaggio dei poteri Barca ce l’ha già solo che vuole renderla nota in una assemblea cittadina per darle un timbro populista. In queste ultime settimane si sono moltiplicati gli incontri a Roma con Chiodi, Cialente e la schiera di burocrati (ieri nella conferenza stampa ce ne erano a iosa, molte le facce già note, in attesa di qualche prebenda). I sindaci dei Comuni minori si incontrano un giorno sì e l’altro pure per cercare uno spazietto fra i giganti Chiodi e Cialente che prima dell’incontro con la stampa hanno dato vita a un siparietto comico degno dei Fichi d’India, con abbracci, pacche sulle spalle, sfottò. Il ministro ha anche parlato del “mitico” de minimis , 90 milioni che andranno alle attività produttive secondo un criterio ancora oscuro. Il provvedimento per il via libera è all’attenzione del collega di governo Corrado Passera. Vediamo nel dettaglio i numeri forniti da Barca così come li riporta l’agenzia Ansa: «Nei primi cinque mesi del 2012 all’Aquila hanno aperto 621 nuovi cantieri per il recupero di edifici privati classificati E, quelli con gravi danni strutturali, con un raddoppio rispetto al periodo agosto-dicembre 2011; in accelerazione anche il numero delle domande di contributo per la ricostruzione degli stessi edifici classificati E approvate dalla filiera: +144% rispetto agli ultimi cinque mesi del 2011 con 3.108 pratiche rilasciate, con l’importo dei contributi concessi dal Comune che ha raggiunto la quota di 855 milioni di euro, di cui più della metà solo nei primi cinque mesi del 2011. Negli ultimi cinque mesi si è indubbiamente accelerata l’attività legata alla ricostruzione, in particolare sugli edifici classificati E e sullo smaltimento delle macerie – ha spiegato Barca – c’è poi da velocizzare la situazione legata alle opere pubbliche dove va migliorato il quadro di riferimento». A proposito della rimozione delle macerie pubbliche, il ministro ha spiegato che sono 98 mila le tonnellate prelevate dal mese di gennaio, con un raddoppio rispetto agli ultimi cinque mesi dello scorso anno, tra l’altro a giorni – ha annunciato Barca – ci sarà l’introduzione di un sistema di tracciabilità dei rifiuti. Sempre secondo il resoconto tracciato da Barca, si è incentivato, anche attraverso sanzioni, l’avvio e la conclusione dei cantieri, si sono ridotti i compensi degli amministratori di condominio e resa più competitiva la selezione di progettisti e imprese. Al 6 giugno sono state 235 le richieste di iscrizione da parte di imprese alla white-list, cioè le liste certificate istituite per prevenire le infiltrazioni criminali e garantire l’affidabilità professionale delle imprese. Di questo aspetto particolare si sta occupando il prefetto dell’Aquila Giovanna Maria Iurato presente ieri a palazzo Silone con il ministro Barca, Chiodi, Cialente, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo e il coordinatore delle nove aree omogenee (a cui aderiscono i piccoli comuni) Emilio Nusca.

(Da Il Centro)
 



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