Ex COGEFAR: I lavori proseguono

Proseguono in maniera spedita i lavori nel cantiere Assergi2 nell'ex Villaggio COGEFAR, per la realizzazione del complesso residenziale previsto nel piano «Case», (Complessi antisismici sostenibili ed Ecocompatibili). Dopo la rimozione delle coperture in lastre di amianto, sono stati demoliti tutti gli edifici che hanno ospitato per tanti anni gli operai addetti alla realizzazione del Traforo del Gran Sasso. Anche il capannone della mensa (in ferro) è stato completamente rimosso. Al lavoro diverse ruspe per la rimozione del cemento armato che era alla base degli edifici. Oltre alle demolizioni, sono state fatte le operazioni preliminari, come la recinzione dell’area, la predisposizione della segnaletica interna e dei mezzi, nonché l’installazione dei container per gli operai.  Le operazioni di scavo vero e proprio inizieranno i prossimi giorni, e sono finalizzate alla realizzazione delle fondazioni (profonde circa tre metri) delle palazzine che poggeranno su piattaforme antisismiche.  «Prima di procedere all’installazione delle piastre», hanno spiegato i tecnici della Protezione civile che stanno lavorando sul progetto Case, «bisogna procedere con uno sbancamento fino alla quota del magrone, che è uno strato di calcestruzzo magro, ovvero realizzato con quantitativi ridotti di cemento e una curva granulometrica degli inerti a dimensione abbastanza grossa».  Lo scopo dell’utilizzo del magrone, come sotto fondazione, è quello di creare un piano orizzontale e pulito per il posizionamento dei ferri d’armatura delle fondazioni, e per ripartire il carico su un’area maggiore, diminuendo le tensioni sul terreno.  «Il magrone», hanno aggiunto i tecnici, «verrà rimosso per far posto alla fondazione delle piastre e poi si procederà alla casseratura».  Questo procedimento consiste nella creazione degli involucri dentro cui effettuare il getto di calcestruzzo allo stato fluido che dovrà fare presa.  Si passerà poi alla posa dei pilastri di acciaio e al getto della soletta posteriore, la quale sosterrà tutte le case prefabbricate, la cui installazione verrà eseguita solo quando le prime due fasi dell’operazione saranno concluse. Interventi che, secondo la Protezione civile, dovrebbero chiudersi entro tre mesi.  Il progetto prevede complessivamente la costruzione di un villaggio che dovrà ospitare circa 300 cittadini, quelle famiglie le cui abitazioni sono state seriamente danneggiate dal terremoto del 6 aprile. Naturalmente considerato il numero di senzatetto del centro storico di Assergi, è facile immaginare che gran parte degli sfollati verranno dal centro storico dell'Aquila.



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