Blitz dei carabinieri nei cantieri edili

Risultati importanti, per l'operazione di controllo svolta da ispettori del lavoro e carabinieri nei cantieri edili della provincia aquilana. Su 183 imprese controllate, 166 sono risultate irregolari, soprattutto sul fronte della sicurezza, e sono stati scovati 33 lavoratori in nero. Denunciate 129 persone e sospese 17 attività imprenditoriali. La massiccia attività ispettiva, disposta dalla Direzione generale del ministero del Lavoro e dal Comando nazionale Carabinieri per la tutela del lavoro, è stata effettuata nel mese di giugno e ha visto impegnati 16 ispettori del lavoro e 25 militari dell'Arma. Le verifiche sono state pianificate e coordinate dalla Direzione territoriale del lavoro dell'Aquila, con il coinvolgimento di personale ispettivo della Direzione territoriale e regionale e di militari del nucleo operativo del Gruppo Carabinieri per la tutela del lavoro di Napoli e del nucleo Carabinieri Ispettorato del lavoro dell'Aquila. «Si è trattato» è scritto in una nota «di controlli mirati, per verificare la corretta attuazione delle norme di sicurezza sui luoghi di lavoro e per contrastare il lavoro nero e irregolare. Questo anche in seguito ai recenti episodi di morti bianche registrati sul territorio provinciale. Questi i numeri: sono state controllate 183 imprese che operano nel settore edile e 166 sono risultate irregolari, soprattutto per violazioni di norme in materia di prevenzione. Su 464 posizioni lavorative esaminate all'interno dei cantieri, 57 sono state considerate irregolari. Sono state quindi impartite 305 prescrizioni per contestazioni di violazioni sulla sicurezza, per un importo complessivo di 1 milione e 400mila euro di ammende. In questo quadro sono state denunciate in stato di libertà all'autorità giudiziaria 129 persone, ritenute responsabili a vario titolo di violazioni in materia di norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e somministrazione irregolare di manodopera. Durante i controlli sono stati scovati 33 lavoratori in nero e sono stati adottati 17 procedimenti di sospensione di attività imprenditoriali che avevano un numero di lavoratori in nero superiore al 20% dell'intero organico. Sono state inoltre contestate 4 violazioni sulla normativa per la somministrazione irregolare di manodopera e 102 sanzioni amministrative in materia di rapporti di lavoro irregolare per un importo complessivo vicino ai 100mila euro. Infine, è stato effettuato il sequestro preventivo di un cantiere, poi convalidato dall'autorità giudiziaria». I risultati della vasta operazione di controllo sono stati resi noti dal direttore regionale del Lavoro Giovanni De Paulis. La sinergia tra ispettori del lavoro e carabinieri ha sempre ottenuto ottimi esiti infatti aveva già portato, nel 2011, ad individuare che ben il 70% delle imprese edili impegnate nel cratere sismico risultavano irregolari, per violazioni delle normative sulla sicurezza e sui pubblici appalti: anche in quel caso erano stati accertati 38 lavoratori in nero ed erano state elevate sanzioni per 1 milione e 700mila euro.

 



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