Il fisico Majorana riceverà il Nobel per la fisica “in absentia”

Sono passati esattamente 72 anni da quando il giovane fisico Ettore Majorana sparì nel nulla, senza lasciare tracce. Eppure, una traccia di sé Majorana l’ha lasciata eccome, e anche molto importante. La sua “teoria del neutrino senza tempo” pare stia diventando sempre più reale. La conferma della sua validità arriva da alcuni studi che solo oggi, al Cern e nel laboratorio del Gran Sasso, è stato possibile condurre. Secondo le scoperte di Majorana i neutrini sono elusivi e attraversano ogni secondo il nostro corpo, come se questo non avesse consistenza. Hanno una massa minima (nel 2002 furono premiati con un nobel David e Koshiba per averlo provato scientificamente) e sono di tre tipi: elettrone, muone , e particella Tau. Proprio grazie a questa massa minima essi riescono a scambiarsi l’uno nell’altro (poco tempo fa con l’esperimento “Opera” al Cern si è osservata la trasformazione di un neutrino muone in un neutrino Tau).

Per Majorana il neutrino coincide con l’antineutrino, è un miscuglio di materia e antimateria, e questo sarà dimostrabile osservando un rarissimo fenomeno chiamato “doppio decadimento beta” sui cui stanno lavorando al laboratorio del Gran sasso con il progetto “Cuore”.

Tutto ciò che Majorana aveva già previsto e forse sperimentato nei lontani anni ’30 troverà conferma quasi certamente in questo nuovo progetto ed è questa la motivazione che ha spinto João Magueijo, portoghese, professore della relatività all’Imperial College di Londra, nonché autore di una biografia sul fisico siciliano, a chiedere che gli venga attribuito il Nobel per la fisica.

Un piccolo intoppo all’assegnazione del riconoscimento potrebbe essere dato dal fatto che il regolamento non prevede l’assegnazione di un nobel postumo, ma in realtà questo non si può dimostrare visto la storia ancora avvolta nel mistero che gira attorno alla sua scomparsa. Sebbene sia un pò improbabile, oggi Majorana avrebbe 104 anni e il suo corpo non è mai stato trovato, il nobel sarebbe assegnato “in absentia”.

Ettore Majorana nasce a Catania il 5 Agosto del 1906 e all’età di 31 anni scompare senza lasciare traccia. La notte del 26 Marzo1938 si imbarca da Palermo su un traghetto della Tirrenia, ma nessuno sa se la mattina seguente sia sceso dalla nave che attraccò a Napoli. All’amico e collega all’Università di Napoli Antonio Carrelli erano però giunte tre sue lettere. La prima gli era stata recapitata la mattina del 26 marzo 1938, giorno in cui Majorana si era imbarcato: “Non allarmarti. Segue lettera.” Dopo poche ore gliene era arrivato una seconda, che però portava la data del giorno precedente l’imbarco, il 25 marzo, dove Majorana manifestava velati propositi suicidi e concludeva :”di tutti conserverò un caro ricordo almeno fino alle 11 di questa sera e possibilmente anche dopo.” La terza lettera diceva : “Il mare mi ha rifiutato e ritornerò domani all’albergo Bologna, viaggiando forse con questo stesso foglio. Ho però intenzione di rinunciare all’insegnamento”. Però all’albergo Majorana non c’era; vi era solamente un suo biglietto indirizzato alla famiglia: “Ho un solo desiderio: che non vi vestiate di nero (…) ricordatemi, se potete, nei vostri cuori e perdonatemi.”

- da Controcampus.it -



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