Dalla Laguna al Gran Sasso, un riuscito gemellaggio Cinque giorni di escursioni tra monti e i paesi

Posted by Antonio Giampaoli | 2012-08-06 | Commenti: 3 | Letto 988263 volte     Image Sample

Dopo l'incontro del 2011 nella Laguna di Venezia, il gemellaggio tra le Sezioni di Chioggia e di Castelli ha portato all'organizzazione di cinque giorni di escursioni tra paesi e monti d'Abruzzo, dedicati alla scoperta del particolare Sistema dei Parchi dell'Appennino. Un'esperienza di escursionismo familiare, tra cultura, natura, paesaggi e storia dell'uomo e delle sue tradizionali attività. Un'intensa e mirata proposta itinerante, svolta insieme con il Centro di Educazione Ambientale "gli aquilotti" del CAI Abruzzo. Sono interessate le zone montane del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga e del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. L’appuntamento, per gli oltre venti soci di Chioggia prosegue fino a mercoledì 8 agosto. A Castelli (TE), nel Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga viene presentata la storia della ceramica, con le fasi della produzione e la possibilità, per tutti, di manipolare l'argilla e dare vita a forme d'uso. A seguire la visita al paese di Castelli, tra i borghi più belli d'Italia, con le botteghe artigiane, i cui prodotti artistici ne colorano le vie ed i negozi. Saranno visitati la chiesetta di S.Donato, piccola icona campestre con il soffitto maiolicato e l'Istituto Statale d'Arte con il presepe monumentale e le pregevoli raccolte. Il sentiero "terre alte" da Castelli (TE) a Castel del Monte (AQ) e l'impegno per il recupero del "mulinetto degli smalti e dei colori" testimoniano l'incontro tra cultura, abilità e attenzione nell'uso delle risorse del territorio. La storia del CAI e del Parco si intrecciano a Castelli ed Arsita, insieme alla storia dell'Alpinismo con la poderosa Parete Nord del Monte Camicia, la cui base sarà raggiunta in escursione fino al Fondo della Salsa, anfiteatro tra i più suggestivi d'Appennino, dove è possibile osservare anche le acrobazie dei Camosci d'Abruzzo, reintrodotti sul Gran Sasso, grazie anche al CAI, negli anni '90 e riprodottisi fino a raggiungere i 400 esemplari. Altre iniziative riguardano in  Abruzzo il rinnovato gemellaggio Abruzzo-Veneto.



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