Alpino del Nono Reggimento di stanza all’Aquila, trovato morto in un albergo

Un albergo nel centro storico di Perugia, una giovane vita spezzata alla fine di un weekend che doveva essere di riposo e divertimento e che si è trasformato invece in una tragedia che ha tutti i contorni del giallo. Massimiliano Provaroni è stato trovato morto ieri mattina, sul letto di una camera d’albergo: ventinove anni, della provincia di Rieti, militare tra gli alpini del Nono Reggimento di stanza all’Aquila, in servizio permanente nel capoluogo da qualche anno, e con casa ad Avezzano. Da quanto si è appreso secondo le prime informazioni era a Perugia per passare il fine settimana assieme alla fidanzata.
Proprio lei, oltre a chiedere soccorsi al personale dell’albergo, avrebbe avvertito i genitori del ragazzo di essersi svegliata e di averlo trovato al suo fianco senza vita. Immediata la chiamata al 118, ma all’arrivo dell’ambulanza il personale medico non ha potuto che constatare la morte. Sulle cui cause, al momento, si possono solo fare ipotesi. La più accreditata parla di un eccessivo consumo di stupefacenti. Ma è un’ipotesi tutta da acclarare e che andrà supportata dagli esami strumentali.
Secondo le prime ricostruzioni, la giovane donna con cui si trovava Provaroni sarebbe di origini romene e si muoverebbe nella rete dei locali notturni, anche del Perugino. Dettaglio importante, perché proprio questa, secondo quanto filtra dai carabinieri della compagnia di Perugia guidati dal maggiore Giovanni Cuccurullo che conducono le indagini, potrebbe essere una pista da battere per cercare di ricostruire gli ultimi attimi dell’intricata vicenda. Indicazioni su possibili amicizie e contatti, i carabinieri le stanno cercando anche attraverso il telefonino del militare, in queste ore passato al setaccio dagli inquirenti.
Parole più certe sulla morte del ragazzo potranno però essere affidate solo all’autopsia, che il pm Giuseppe Petrazzini ha già disposto e che dovrebbe essere svolta tra oggi e domani, ma le probabilità che l’edema polmonare che ha stroncato la vita del giovane possa avere tra le cause un’overdose da stupefacenti appaiono molto alte, almeno secondo quanto è filtrato ieri. Fonti investigative concordano nell’indicare la possibilità di un eccesso di droga, probabilmente cocaina ma potrebbe essere anche un mix venduto in unica dose, «tirato» nel corso di un sabato a tutto sballo che al caporale reatino è costato la vita.


  
   
 



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