Furgone in fuga travolge un’auto - Arrestati i due banditi che erano sul mezzo carico di rame

 Inseguiti dalla polizia, dopo avere forzato un posto di blocco a Pianola, due malviventi romeni che erano a bordo di un furgone carico di rame rubato, hanno travolto un’auto che poi si è schiantata contro un muro dopo un volo di trenta metri: i due malviventi sono stati arrestati mentre la donna che era nell’auto, Liliana Curtacci, 60 anni, è in prognosi riservata. Il furgone, un Fiat Ducato preso a noleggio, era stato notato dai poliziotti che ieri mattina avevano predisposto un posto di blocco nella zona di Pianola. I due banditi non si sono fermati all’alt e ed è iniziata la fuga in direzione Monticchio, Fossa e poi verso San Demetrio dove è avvenuto l’incidente intorno alle 10.30. La polizia, intervenuta con i mezzi di volante e mobile, ha ingaggiato una difficile rincorsa per bloccare il mezzo con la refurtiva, circa una tonnellata di rame, rubata in più cantieri. Questo è stato fatto con manovre pericolosissime perchè il conducente del furgone ha tentato più volte di speronare le volanti senza riuscirci. Si era anche pensato di predisporre dei mezzi pesanti dell’Anas parcheggiandoli sulla strada in modo da obbligare i malviventi a fermarsi. Il Ducato, che viaggiava ad almeno 130 chilometri orari, arrivato a San Demetrio, per l’esattezza lungo la strada regionale Subequana, chilometro 4.700, ha urtato una Ford Escort condotta dalla Curtacci che stava tornando a casa facendola volare per 30 metri. Lì è finita la fuga visto che i due romeni Daniel Iordache e Marius Adrian Manghevic, rispettivamente di 30 e 34 anni, usciti malconci dallo schianto, sono stati arrestati. Ora il primo è in cella mentre il secondo è ricoverato per lievi ferite. Ai due, che forse avevano dei complici che li precedevano in auto, sono contestati i reati di ricettazione, resistenza pubblico ufficiale e lesioni gravi. Oggi, forse, si terrà la convalida dei provvedimenti di fermo in tribunale. Le attenzioni dei soccorritori si sono concentrate sulla donna che è stata estratta con molte difficoltà dal finestrino dai vigili del fuoco e polizia. La donna, cui sono stati riscontrati dei politraumi era cosciente al punto che al marito, Giuseppe Di Giovanni, tra i primi a soccorrerli con i figli visto che abitano a pochi metri dal luogo dell’incidente, ha detto di sentire un forte dolore alla testa. Adesso è ricoverata in prognosi riservata nel reparto di chiurgia generale universitaria. Da parte dei sanitari ci sarebbe un cauto ottimismo circa l’evoluzione delle sue condizioni. Nella sfortuna la donna ha avuto la buona sorte dalla sua visto che la macchina era completamente contorta al punto da avere perso la sua fisionomia. Infatti per aprire uno sportello sono stati usati mazze ferrate e un piede di porco Le indagini sono svolte dalla squadra mobile, ora diretta dal sostituto commissario Sabatino Romano, e coordinate dal sostituto procuratore Stefano Gallo, vanno ben oltre l’episodio di ieri. Sulla scorta di una serie di verifiche sull’automezzo adoperato dagli stranieri, le conversazioni dei loro cellulari, e altri elementi al vaglio, potrà venire alla luce chi c’è dietro questi continui furti di rame nei cantieri della ricostruzione che sono stati fatti, nella massima parte da persone di nazionalità romena. A lcuni di questi furti sembrano essere stati commessi in un cantiere di una struttura universitaria. Il valore della merce rubata ammonterebbe a poco più di tremila euro. Tornando alle indagini, tramite i tabulati dei cellulari, sarà possibile anche avere la conferma che i due ladri hanno agito con dei complici come sembrerebbe. Da segnalare, infine, che non ci sono stati esplosioni di colpi di pistola e che sul posto sono intervenuti anche gli agenti municipali di San Demetrio e i carabinieri che si sono occupati della viabilità oltre a uomini dell’Anas e volontari di alcuni cantieri che si trovano nella zona.

- da Il Centro -

 



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