A proposito del "Gran Sasso abbandonato" Registriamo il commento di Mauro Ciotti

... e nel resto del territorio aquilano non è che la situazione sia migliore. Basta andare un po' oltre la ben nota chiesetta di Madonna Fore per accorgersi che i postumi dell'incendio del 2007 sono ben più gravi dei danni arrecati dall'in
cendio stesso. Oppure basta solo immaginare cosa succederà alla pineta di Roio fra qualche tempo in seguito allo scempio di questa estate. Comunque qualcosa si sta muovendo sia all'interno di alcuni organismi del C.A.I. dell'Aquila che all'interno degli uffici preposti del Comune ma si tratta sempre di timidi segnali. Purtroppo anche le azioni di volontariato vengono spesso scoraggiate se non addirittura bloccate da problematiche legate alle responsabilità, ai permessi, alla sicurezza. Intanto il nimero delle persone che va in montagna, sia lungo le vie del Gran SAsso che lungo i sentieri di San Giuliano o di Monte Pettino aumenta a livello esponenziale... si dirà che all'Aquila ci sono emergenze ben più gravi... a mio parere, mettere mano al risanamento della sentieristica e di quanto a essa collegato relativamente al nostro territorio, permettendo ad un gran numero di aquilani e non di fruire con maggior sicurezza di quanto offrono sia la montagna fuori porta che le vie del Gran Sasso, è un modo come un altro per contribuire a ricostruire in maniera sana ed equibrata la vita sociale della nostra comunità. Anche di questo abbiamo bisogno. Occore segnalere, pretendere ma anche "fare". Auguri L'Aquila.

 



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