L’Aquila, siamo alle comiche

- di Sante Acitelli - Si dovrà pagare l’Imu e la Tarsu anche per le casette prefabbricate  e costruite in modo autonomo per il post – sisma (per chi non lo sapesse era un’ordinanza che prevedeva, per le sole abitazioni principali, la possibilità di costruire in modo autonomo i prefabbricati in legno e in deroga alla normativa urbanistica; tali “casette” sono state costruite anche nel territorio vincolato a parco).

Nulla da eccepire circa le regolarità del pagamento delle tasse sugli immobili; se hai una casa è giusto che si paghino le tasse ad essa relativa anche se non è propriamente una casa ed è stata costruita per necessità e, la loro realizzazione, ha contribuito a NON aumentare il problema della locazione di famiglie che la casa non l’avevano più. Il problema, come al solito, è l’attuazione di questa decisione politica, perché?

Perché i Comuni NON sanno quante ce ne siano

Perché al cittadino viene chiesto se ne è proprietario……. (ovvia che la risposta sia positiva, altrimenti non l’avrebbero potuta costruire)

Perché occorre sapere se è prima abitazione, altrimenti “scatterebbe” l’ordinanza di demolizione…(figuriamoci se un proprietario, sapendo di non avere i requisiti, si sognerebbe di auto denunciarsi…….)

Perché non si conosce ancora l’aliquota del pagamento (e quindi essendo già scaduta la seconda rata dell ‘IMU, come sia stata calcolata è un mistero…).

Domanda: ma perché questa solerzia nel far pagare le tasse a chi, dopo tre anni e mezzo, sta ancora soffrendo dentro queste pseudo case, e non affrontare SERIAMENTE, l’atavico problema dell’abusivismo che ha deturpato paesi e territorio?

cifone


 



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