Inaugurato e subito chiuso, a L’ Aquila, manca il collaudo per il nuovo Auditorium

L’ auditorium progettato da Renzo Piano e inaugurato dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano appena due giorni fa a L’ Aquila, è già chiuso. E non aprirà prima di due mesi. L’ opera pubblica donata dalla Provincia di Trento alla città terremotata - taglio del nastro a parte - non è ancora pronta. Non ha ottenuto per il momento né il collaudo né l’agibilità. Tanto che domenica scorsa per consentire l’ esibizione del maestro Claudio Abbado e dell’ orchestra Mozart è stato necessario un certificato di “agibilità provvisoria”, firmato in via straordinaria dal sindaco dell’ Aquila Massimo Cialente. Il cubo di legno disegnato da Piano “è ancora un cantiere…” si giustifica l’ assessore al Comune dell’ Aquila Alfredo Moroni, davanti ai cittadini che trovano la porta d’ ingresso sbarrata e ancora i lavori in corso. Un cantiere nelle mani della provincia di Trento che ha finanziato l’ opera con quasi sette milioni di euro e che deve ultimare i lavori. «La ditta incaricata ha ancora sessanta giorni di tempo» spiega Raffaele De Col, dirigente della Provincia di Trento e responsabile del progetto «la consegna dell’ opera sostanzialmente è avvenuta. Del resto abbiamo già fatto dentro l’ auditorium un grande evento… Però il cantiere chiuderà definitivamente solo al termine di una serie di ultimi interventi, di alcune rifiniture. Solo dopo procederemo con il chiedere il collaudo e la relativa agibilità. Abbiamo inaugurato prima della fine dei lavori per venire incontro alle esigenze di chi stava predisponendo la cerimonia di apertura - conti. nua De Col - abbiamo lavorato superando diverse difficoltà burocratiche all’ inizio, poi tutto è proceduto a gran velocità». Comunque, nell’ attesa, sembra che il Comune volta per volta possa concedere dei permessi speciali, come già ha fatto per l’ inaugurazione con il concerto di Abbado. «Riteniamo che se tutto procederà speditamente la consegna potrà avvenire prima di Natale» assicura Moroni. E così l’ opera pubblica che «ha segnato il ritorno alla vita della grande cultura musicale di questa città» come commentato domenica dal Capo dello Stato, per il momento non è ancora accessibile al pubblico. Un percorso sofferto che ricorda quello di un altro auditorium provvisorio donato recentemente alla città dell’ Aquila, quello del Giappone realizzato dall’ architetto Shigeru Ban. La struttura inaugurata il 7 maggio del 2011 sempre con una imponente cerimonia, in realtà è entrata in funzione solo qualche giorno fa. «Per questa città occorrono meno cerimonie e più fatti concreti. Ringraziamo Piano, Abbado e soprattutto il presidente della Repubblica Napolitano per essere venuto qui a testimoniarci la sua vicinanza - dice Vincenzo Vittorini, esponente della fondazione 6 aprile nata in memoria delle vittime del terremoto e consigliere comunale d’ opposizione - Poi però le strutture locali devono essere in grado di gestire questi donie metterli davvero al servizio della collettività. Altrimenti tanti sforzi sono inutili».

- da Repubbica -


 


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