Polo scientifico nell’ex cantiere Cogefar di Assergi

Un convegno dal titolo “Dalla paura alla speranza” ha visto ospiti illustri riflettere sul futuro de L’Aquila e dell’Abruzzo.

Svoltosi all’interno della Vetrina del Parco di Montorio, dall’incontro è emersa in generale la lezione, come ha riflettuto Arturo Diaconale, commissario del Parco del Gran Sasso, “che sia quanto mai necessario rispondere all’empasse della società abruzzese formulando progetti molto ambiziosi, che paradossalmente non si sarebbero potuti pensare in condizioni di normalità, progetti di autentica eccellenza, capaci di sfidare l’emergenza rilanciando”.

Stimolato dallo stesso Diaconale, il professor Coccia, direttore dei laboratori nazionali del Gran Sasso, ha illustrato il progetto, da realizzarsi in stretta collaborazione con l’Ente Parco, di un polo scientifico nell’ex cantiere Cogefar di Assergi: il Gran Sasso Institute.

“L’obiettivo” ha spiegato durante il convegno “è la realizzazione  di un polo di assoluta eccellenza, che offra l’opportunità di conseguire dottorati di ricerca in materie scientifiche utilizzando i migliori docenti disponibili a livello internazionale. L’idea in più è di istituire dei corsi per integrare l’offerta formativa dell’università de L’Aquila, corsi la cui frequenza sarebbe in ogni caso condizionata  all’iscrizione presso lo stesso ateneo”.

Del progetto ha parlato diffusamente anche Massimo Cialente, sindaco de L’Aquila, che ha specificato come esso fosse stato già valutato positivamente dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), primo di nove progetti italiani e che fosse già contemplato dal Piano strategico della città dell’Aquila. “Il terremoto” ha sottolineato “ha imposto una battuta d’arresto a tutti i nostri programmi ma abbiamo il dovere, insieme ai miei concittadini, di pensare per il futuro una città migliore di quella che era. Dobbiamo accettare  la sfida e fare ancora di più rispetto di ciò che avevamo in progetto di fare”.




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