12 Settembre 1943: “Assergi nella Storia”


Il 12 settembre 1943 la località di Assergi è stata teatro di un avvenimento storico: la liberazione di Mussolini.
Come è noto, Mussolini era stato imprigionato (confinato) presso l’albergo di Campo Imperatore, in attesa del giudizio: i suoi collaboratori decisero pertanto un’operazione difficilissima e delicatissima per liberarlo, blizt passato poi alla storia con il nome di “OPERAZIONE QUERCIA”. L’operazione, di alta strategia militare, è stata condotta congiuntamente via cielo e via terra, con un sincronismo ed un’organizzazione veramente incredibili per la tecnologia di allora.
Ripercorriamo quei momenti insieme.

Il convoglio aereo dell'operazione Eiche giunge nel cielo di Campo Imperatore. I velivoli sorvolano l'obiettivo per distribuirsi le zone di atterraggio. Allo stesso tempo, la colonna degli autocarri con i paracadutisti tedeschi avanza, nella valle del Raiale, passando per Paganica e Camarda, in direzione della stazione di base della funivia.
Arrivati ad Assergi, in prossimità dei pagliai presenti all’epoca, al chilometro 18, apre il fuoco contro una guardia forestale, Pasqualino Vitocco, il quale stava accorrendo per dar man forte al posto di blocco. L'uomo è immediatamente soccorso dalla moglie e da Costanzo Alloggia (Nandino); le sue ferite sono molto gravi e la Guardia Forestale purtroppo morirà il giorno dopo presso l'ospedale civile dell'Aquila. La pattuglia riesce a raggiungere la stazione di base della funivia in Località Fonte Cerreto: la pattuglia dei tedeschi, comandata dal Tenente Weber riesce ad occupare la stazione dopo un breve ma intenso conflitto a fuoco.
Giovanni Natali, un carabiniere che si trova esposto al fuoco tedesco muore nei pressi della stazione della funivia; altri due badogliani sono feriti dalle bombe a mano lanciate dagli assalitori nelle finestre della palazzina, adiacente allo sbarramento stradale. Gli italiani, che, attenendosi agli ordini, non hanno sparato un colpo, sono disarmati ed i tedeschi ne spezzano i moschetti. Portata a compimento l’occupazione della stazione base e disarmati i badogliani superstiti, utilizzando la funivia, i paracadutisti salgono a piccoli gruppi all'albergo di Campo Imperatore.

Nel cielo, frattanto, i rimorchiatori, nascosti dalla vetta, sganciano gli alianti. Questi, superato lo sperone della montagna, calano all'improvviso da ogni parte sul pianoro di Campo Imperatore, con una “dolce” picchiata.
Gli alianti prendono terra fra le rocce tutto intorno all'albergo. Il primo a raggiungere l'obiettivo è il velivolo di Meyer - Wehner, con Skorzeny e Soleti.

Ma cerchiamo di rivivere, dalla voce dei protagonisti dell’epoca, l’intera vicenda, come una specie di “flash-back” a più di 60 anni di distanza: ascoltiamo Arcangelo Giacobbe (97 anni), memoria storica di Assergi e Costanzo Alloggia (Nandino 86 anni), il quale cercò di soccorrere Pasqualino Vitocco ferito gravemente dai tedeschi.


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