NAMASTE'

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Più salgo,
più mi avvicino al cielo
e più avverto d'essere leggero.
Ad ogni passo

mi lascio dietro il peso del vuoto
e tanto frastuono.
Assaporo e gusto
l'essenza del silenzio
e naufrago in quel deserto,
alla ricerca di me stesso
accarezzato e frustato
dal sole e dal vento.
Il vuoto e il pieno si ricercano,
attraggono e completano.
Colgo il valore dell'Altissimo
per curare il mio giardino
e appagato ridiscendo.
"Saluto il Dio che è in te",
come fa l'umile Sherpa
con un riverente "namastè",
soddisfatto e contento
del mio piccolo Universo.
 
(F.Crudele)
 



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